Chiesa, chiesina
la tua storia ci è vicina.
Il tuo nome viene ricordato
esplorando il tuo passato.
Tu che anni ne hai tanti
hai aiutato molti viandanti.
E noi tutti ti osserviamo
andando a scuola ogni dì.
Non che io voglia essere cinica, ma al bambino che ha scritto questa poesiola andrebbe raccontata anche un’altra cosa; non una filastrocca e neppure una storiella, bensì un’amara storia vera.
Proprio perchè di anni, la chiesa, ne ha tanti sa benissimo come comportarsi su questa terra, sarà perchè ha aiutato tanti viandanti che proprio non ce la può fare a pagare l’IMU sui suoi beni commericali.
Perchè proprio mentre noi comuni mortali stiamo per pagare la II e/o III rata dell’IMU la chiesa non lo farà, nemmeno la prima, oltretutto, ha pagato.
I parlamentari italiani non hanno trovato il tempo per redigere il regolamento con le nuove modalità di pagamento dell’imposta sugli immobili per enti religiosi, ma anche fondazioni, partiti e sindacati.
Bastasse poi solo questo…il governo mega dei supertecnici ultra esperti non ha ancora prodotto l’atto amministrativo del ministero del tesoro che dica quando l’attività «dichiarata» non profit di chiese, partiti e fondazioni è da considerarsi esclusivamente non commerciale e quanto debba essere versato al fisco.
Una pistola carica a salmi hanno puntato alla tempia vaticana e, quelli, di salmi se ne intendono.