Finalmente tre punti, gioco rocambolesco ed emozioni forti. Già contro il Qarabag, con quella formazione scapestrata piena di giovani, si era visto che l’Inter è viva e non più morta come con Mazzarri.
Si siamo vivi e contro il piccolo Chievo pieno zeppo di scarponi e picchiatori; si è visto. Kovacic e Ranocchia che segnano, Handanovic che fa altre due superparate, Guarin che delude sempre di più. I due goleador di serata erano quelli che fin qui hanno deluso di più, il croato non sarà mai quel fuoriclasse che tutti sognano e Ranocchia non sarà mai un Samuel. Però Mancini sta plasmando una compagine garibaldina che a me piace e se spesso rischia di prendere gol per me non è un problema. Per vincere bisogna anche rischiare di perdere, da immemore tempo la vittoria vale tre punti ed i pareggi sono una mezza sconfitta. Non credo che l’Inter possa raggiungere i preliminari di Champions conquistando il terzo posto, forse ha più canches di vincere l’Europa League e cosi giungere in Champions direttamente ai gironi.
Forse un nuovo inizio è possibile, nessuna illusione saranno montagne russe continue. Ma siamo vivi.
P.S. Moratti dovrebbe iniziare a stare zitto