Sarà che a me la cucina tex-mex piace e ormai lo dovreste sapere ma quando ho letto che la ricetta della sfida di questo mese sarebbe stata il chili,non ci credevo! il chili, quello vero, quello che mangiavano cow boy e cow girls nel vecchio west, IL WEST in cui tutti abbiamo sognato di poter stare almeno una volta!
Se penso ai film western, vi dirò, non ho grandi ricordi positivi, mio padre da piccola mi “costringeva” a guardarli, di tv ce n’era una sola e non c’era molta scelta, quel che decideva lui, che lavorava tutto il sacrosanto giorno e pure di brutto, si guardava, tutti insieme anche se non ci piacevano (intendo a noi donne di famiglia!) ma un telefilm mi piaceva tanto, ma proprio tanto: “Alla conquista del West”, vi confesso che lo guardavo soprattutto perché mi piaceva un sacco il figlio Luke, quello CARINISSIMO! Le avventure della famiglia Machanans mi prendevano e mi ricordo come guardavo quelle pentolone di stufato che bollivano su fuochi improvvisati, pensate che quando mia madre cucinava lo spezzatino le chiedevo se potevamo chiamarlo stufato! ahhahha
Bene il chili mi ha richiamato alla memoria tutti questi ricordi! l’Mtc ha anche questo potere, di farci scavare per cercare dentro di noi, un ricordo, una notizia, un aneddoto da raccontare, l’avevate notato che succede quasi a tutte le partecipanti!??
Ecco a me il chili ha rievocato tutto ciò, anche mentre lo mangiavo! mi sono ritrovata seduta dietro una carovana, di quelle con il telone bianco – sporco mentre i cavalli mi trainavano, con in mano una scodella di latta a mangiare! poi ho aperto gli occhi e ho visto che ero nella mia modernissima cucina
La ricetta di Anne è la più semplice in assoluto che io abbia mai visto, solo carne, acqua e peperoncini, qualcuno ha avuto difficoltà a reperirli ma io no! Io sono quella che sostiene fermamente che niente succede a caso e spesso ne ho la dimostrazione! questa è una di quelle volte: a Natale ho partecipato allo Swap di Milena e sono stata abbinata a Sabina, che mi ha mandato la scelta più vasta di peperoncini che io abbia mai visto, il suo papà viaggia per il mondo e da ogni viaggio porta a casa i semi dei peperoncini locali, li pianta e poi li fa seccare, avevo davvero l’imbarazzo della scelta, non sapevo quali usare e ho optato per i più grandi perché, come suggeriva Anne, erano i più morbidi e meno disidratati.
Il risultato è stato un chili non troppo forte, evidentemente questi peperoncini erano grandi ma non tostissimi
Ho pensato all’abbinamento più classico e meno originale, le patate che avrebbero smorzato un po’ il piccante rendendolo mangiabile da quasi tutti i membri della famiglia, e così è stato!
come contorno ho pensato ad una insalata-guacamole, abbinamento perfetto con tutti i cibi piccanti!
e infine ho abbinato delle tortillas di mais fritte, come quelle che avevo già pubblicato qualche tempo fa qui!
Insomma ho cercato di riprodurre questo chili all’interno di uno dei menù preferiti qui in casa, il risultato è stato un successo, nemmeno da dire.
Chili di carne
1, 5 kg di manzo (cappello del prete ) tagliato a cubi di 2,5 cm di lato
peperoncini secchi interi 7 grandi
tre patate sbucciate e tagliate in tocchetti come la carne
Spezzettate i peperoncini secchi scuotendone fuori i semi (da eliminare) e mettete i pezzi in una ciotola, coprite i peperoncini di acqua bollente e lasciate in infusione per almeno 2 ore.
Passato questo tempo, frullateli con l’acqua di infusione fino ad ottenere una pasta leggermente densa. Passatela da un setaccio fine in modo da eliminare ogni residuo di pellicine, recuperando quanta più polpa possibile.
Mettete la carne e la salsa in una pentola di ghisa, coccio o acciaio pesante, regolate di sale mescolate bene e fate cuocere coperto (lasciate una piccolissima fessura perché’ possa uscire il vapore) a calore dolcissimo per circa 3 ore, controllando ogni tanto. Non è necessario far rosolare la carne perché’ il calore forte che sarebbe necessario ne irrigidisce le fibre, rendendola poi più dura da cuocere. Si può anche mettere a cuocere in forno a circa 120C, per una cottura lenta e uniforme, col calore che circonda la pentola interamente.
L’ideale è far riposare il Chili e servirlo il giorno dopo.
Io il giorno dopo ho aggiunto le patate e lasciato cuocere per una ventina di minuti, servito bollente con tortillas fritte e insalata di avocado
INSALATA-GUACAMOLE
1 avocado maturo tagliato a cubetti
10 pomodorini datterini ben maturi e sodi tagliati in tocchetti
uno spicchio di aglio spremuto
un cucchiaio di cipolla tritata fine
il succo di un lime
sale q.b.
Unite tutti gli ingredienti avendo cura di “bagnare” bene l’avocado con il succo di lime, perché tende subito ad ossidarsi e quindi a perdere quel bel colore verde che lo caratterizza, non preparatela troppo in anticipo perché comunque un po’ di colore lo perde.
Tortillas fritte
300g di farina di polenta precotta
150g di farina 0
2 cucchiaini
acqua q.b. per ottenere un impasto che si possa lavorare (almeno 200ml)
olio di semi di arachidi per friggere (ricordatevi che si friggono in olio profondo!!)
Unite le due farine in una ciotola e aggiungete l’acqua, impastate fino ad ottenere una palla non troppo dura e lasciate riposare una mezz’ora coperta con un panno
Ricavate dall’impasto tante palline uguali , stendetele una alla volta mettendo poca farina sulla spianatoia e con il matterello fatele belle sottili e tagliate a spicchi i dischi così ottenuti e friggeteli in abbondante olio di semi di arachidi.
OVVIAMENTE CON QUESTA RICETTA PARTECIPO ALL’MTCHALENGE DI QUESTO MESE!