Tidal race at Penrhyn Mawr...
On the way to the Stacks...
Kayaking and coasteering...
L'invito di Justine è arrivato ieri sera prima che entrassi al cinema. Ho fatto giusto in tempo a rispondere: "Si, certo, fammi sapere dove e quando, please". Non appena ho riacceso il cellulare, sono arrivate le informazioni necessarie per raggiungere il gruppo: alle 10 del mattino a Port Dafarch. Mentre stamattina caricavo il kayak sull'auto mi chiedevo chi diavolo me lo facesse fare: la giornata era fredda, ventosa, nuvolosa e piovosa. Niente di invitante, il classico tempo gallese. Ha piovuto tutto il giorno, una pioggerella fina e fredda, 'azzuppaviddrano' direbbe un sicilaino! Ma il richiamo del mare è sempre troppo forte, specie se la compagnia è quella di quattro forti kayaker locali, Justine Curgenven, Barry Shaw, Stephen Miles e Jan Albin. La nostra prima tappa è stata Penrhyn Mawr. Oggi il vento contrario alla corrente ha creato un intreccio di onde nervose e confuse, molto divertenti da cavalcare. Mi son tenuta a distanza di sicurezza dai cavalloni più minacciosi, osservando le piroette di Justine e Stephen ed ascoltando i consigli di Barry, che tra una foto e l'altra mi ha aiutato a capire meglio come leggere l'acqua. La seconda tappa è stata South Stack e ci siamo divertiti a sfruttare la risacca per curiosare tra i giardini di roccia lungo la costa frastagliata di Holyhead. La pausa pranzo è stato breve perchè il freddo mordeva le dita delle mani. Prima che il vento contrario rinforzasse ulteriormente ci siamo rimessi in mare e sulla via del ritorno ho visto con raccapriccio Justine e Stephen rovesciarsi e tirare l'eskimo. Più volte. Devono essere geneticamente modificati per sopportare acqua tanto fredda! Allo sbarco i saluti sono stati veloci, giusto il tempo di sgranocchiare le mie patatine preferite salt&vinegar, e poi ognuno ha ripreso per la propria strada. Era proprio quello che mi ci voleva: una ripassata generale sulle correnti di marea, una maggiore confidenza con il nuovo kayak Romany Classic della NDK, una crescente dimestichezza con la pagaia moderna Celtic (ma quanto mi manca la mia groenlandese!!!) e soprattutto una migliore conoscenza di questo oceano immenso, variabile ed imperscrutabile... una gran bella giornata!