China Os. Il nuovo sistema operativo del colosso cinese

Creato il 19 gennaio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

La Cina sfida i giganti digitali e lancia “COS”, ovvero China Os, il primo sistema operativo prodotto interamente dal gigante cinese. La Cina così tenta di arginare lo strapotere di gruppi come Apple, Google e Microsoft nel Paese. Secondo gli ultimi dati infatti, è il colosso di Mountain View a detenere tramite i dispositivi Android quasi il 90% del mercato mobile della Cina. Un mercato però in enorme espansione e con grandi potenzialità. Non a caso sia Microsoft che Apple si stanno attrezzando e Cupertino ha già raggiunto un accordo con il maggiore carrier cinese delle telecomunicazioni per vendere i suoi dispositivi.

Un mercato estremamente mobile, che se da un lato giova alla competizione, dall’altro preoccupa le autorità cinesi per “l’invasione” di prodotti e protocolli di comunicazione stranieri. Non hanno aiutato i recenti casi come il Datagate e le rivelazioni di Edward Snowden, che hanno coinvolto a vario titolo (e in maniera non sempre verificata e accertata) gruppi come Apple e Google. I timori delle autorità cinesi sono proprio quelli di rischiare troppo in chiave sicurezza con una maggiore apertura del mercato interno a concorrenti di telecomunicazione esteri. Ecco allora China Os, che è stato presentato all’Accademia cinese delle Scienze e Liantong Network Communications Technology. Un sistema operativo annunciato come “universale”, cioè in grado di adattarsi a qualsiasi dispositivo, sia desktop che portatile; studiato quindi per evolversi nella continua presentazione di nuovi dispositivi mobile. Con uno sguardo in più verso la sicurezza degli utenti e soprattutto la sicurezza nazionale.

Mistero comunque sul codice adottato e sui dispositivi sui quali China Os è stato utilizzato. Durante la presentazione a CCTV si è visto infatti il sistema operativo girare su alcuni anonimi dispositivi ed eseguire app e giochi famosi come Angry Birds e Cut The Rope. Non si è tuttavia riusciti a capire su quali dispositivi sia stato testato, mentre per quanto riguarda il codice, è possibile che sia stato usato lo stesso di Android, che è open source.


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