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Chips McDonald's. Solo olio e patatine?

Da Alessandratioli
Chips McDonald's. Solo olio e patatine?

Niente di più sbagliato. E’ quanto emerge dalla nuova campagna Usa della catena di fast food.

Sarà stata una buona idea? Per lo meno se le intenzioni erano di conquistare la fiducia dei clienti in tema di salubrità del cibo offerto.Negli Stati Uniti il colosso McDonald’s ha lanciato la campagna informativa on line ‘Our Food, your questions’. Sul sito dell’azienda chiunque può fare domande sui piatti offerti, sugli ingredienti usati, sulle tecniche di cottura e conservazione. A ciò si affiancano altri contenuti informativi multimediali. Uno tra tutti lascia perplessi: un video sulla realizzazione delle famosissime patatine fritte. Il filmato fa vedere da dove provengono le patate, come sono lavorate, in che tipo di olio friggono, quanto sale contengono.Ma gli ingredienti? Non due come chiunque penserebbe ma ben diciassette! E’ il trionfo di conservanti e coloranti, grassi modificati e idrogenati e chi più ne ha ne metta. Eccoli: potatoes, canola oil, hydrogenated soybean oil, safflower oil, natural flavour (vegetable source), dextrose, sodium acid pyrophosphate (maintain colour), citric acid (preservative), dimethylpolysiloxane (antifoaming agent) and cooked in vegetable oil (Canola oil, corn oil, soybean oil, hydrogenated soybean oil with THBQ, citric acid and dimethylpolysiloxane) and salt (silicoaluminate, dextrose, potassium iodide).E le care, vecchie patatine fritte che fine hanno fatto? La cucina economica vi racconta come farle a casa vostraRicetta patatine fritte croccanti fatte in casaChi di voi non ha sognato di prepararle in casa esattamente come quelle del fast food o del Mc Donald’s di turno, naturalmente senza componenti aggiunti? Ecco allora che, al di là del fatto che contengano miriadi di calorie, che di sicuro non costituiscano il cibo più sano del mondo, ma sono pur sempre patate!Per ottenere della patatine fritte croccanti anche in casa ci sono dei piccoli trucchetti. Innanzitutto un’operazione che vi agevolerà nel conseguimento di un risultato ottimale consiste nel mettere a bagno in acqua fredda le patate già affettate almeno 2 ore prima della cottura. Proseguendo anche la padella fa la sua parte. Ferma restando la supremazia della friggitrice, che però non tutti hanno in casa, andrà privilegiata una padella dai bordi alti, in modo che possa contenere una grande quantità di olio e le patate vi si possano completamente immergere. Comodo è anche l’uso del cestello che in padelle di questo tipo non avrete difficoltà ad inserire.A questo punto entra in scena il re indiscusso quando si parla di patatine fritte: l’olio. Anche in questo caso si potrebbe disquisire a lungo: c’è chi si schiera a favore dell’olio di semi, che a mio avviso impregna meno le patate e rende la frittura più sopportabile, e chi invece osanna l’olio di oliva, sicuramente più sano rispetto al primo e ideale per una frittura “leggera” per quanto possibile.Altro aspetto fondamentale, la temperatura dell’olio. Assicuratevi che non vada mai oltre 180 C°. Veniamo al taglio delle patate. Per imitare perfettamente le patatine fritte che tutti amiamo, esse dovranno avere la forma di un bastoncino. Quindi non tagliatele troppo sottili altrimenti non sarà possibile ottenere il classico risultato croccante fuori e morbido dentro! Ultimo consiglio: cuocetene poche alla volta, per 8 minuti circa, scolatele su carta assorbente e solo allora salatale facendo attenzione alla giusta quantità.

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