Era da un pezzo che dovevo aggiornare l'etichetta "perversi" di questo blog, e complice l'eccellente fiuto di Bradipo, che ringrazio sentitamente, oggi porto sotto la lente di ingrandimento un prodotto non del tutto convenzionale. Milfoni e milfone ecco a voi: American Mary, pellicola che introduce la nuova frontiera del sesso estremo... no scherzo, facciamo chiarezza.
American Mary sfrutta un'idea accattivante ed originale per aver la scusa di mostrare sequenze orripilanti, weird a più non posso e perverse; tutte da un'orrenda e polverosa sala operatoria. Si, avete capito bene, perchè la protagonista è Mary Mason, giovane e gran bella gnocca studentessa di chirurgia che, causa soprattutto le ristrettezze economiche, la spingono a fare un provino da spogliarellista in un night club dove si troverà suo malgrado, dopo esser stata pagata profumatamente, a svolgere l'attività di chirurga estetica in maniera del tutto illegale, avendo a che fare con le richieste più disparate, dal sigillare vagine all'incollare gemelle tedesche. Dove vogliono andare a parere le sorelle Soska è chiaro: complice qualche culo messo in bella vista sullo sfondo, lo scopo è quello di far colpo grazie alle sequenze splatter e di forte impatto che millantano una trama alquanto scialba e sufficientemente agile che nonostante sia originale, non fa altro che strizzare l'occhio a tutte quelle pellicole capitanate dalla saga di Hostel, che presentano un fulcro centrale che si basa solo ed esclusivamente sull'orrido e sull'estetico. Una forte presa di posizione che ricorda a suo modo il tremendo ed estremo August Underground, che trascina la pellicola nella loggia dei film di genere forse un pò troppo presto. Con una maggiore accuratezza alla psicologia della protagonista e una più ampia attenzione alla vita quotidiana e alla normalità di Mary, delineando in maniera più marcata il carattere e le proprie abitudini, ora non staremmo a parlare di un thriller/horror che per un pò di sangue buttato in giro e qualche culo qua e là, spera che tutti cadano vittime di questo cafolavoro. Donne e Horror non legano a quanto pare...
Jen Soska, Sylvia Soska
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