ROMA - Anestesista sempre presente, secondo intervento per la blefaroplastica, rinoplastica vietata alle ragazze sotto i 16 anni e ai ragazzi sotto i 18 anni, liposuzione sconsigliata alle donne con tessuti rilassati: sono alcune delle linee guida italiane per i principali interventi di chirurgia estetica pubblicate dalla rivista “Minerva” e anticipate da Margherita De Bac sul Corriere della Sera.
Tra le regole del documento, trasmesso al ministero della Salute, c’è quella di base che prevede sempre la presenza di un anestesista, fatta eccezione per la blefaroplastica (cioè l’intervento sulle palpebre) e la ortoplastica (sulle orecchie). La regola, sottolinea De Bac, è più che mai importante se si considera il proliferare di offerte di interventi, per esempio quelli di mastoplastica additiva (cioè l’aumento del seno) a prezzi stracciati, sotto i 500 euro, prezzi difficilmente compatibili con un’assistenza seria.
Altra regola importante riguarda i limiti di età per la rinoplastica, cioè l’operazione al naso. Sulle donne non andrebbe mai eseguita prima dei 16 anni, sugli uomini mai prima dei 18. Questo perché prima di quelle età la struttura ossea e cartilaginea non è ancora definitiva.
La liposuzione (cioè l’asportazione di tessuto adiposo in eccesso), ricorda De Bac, non va eseguita su donne con la pelle rilassata o poco elastica.
Non tutte le operazioni si concludono con un intervento solo: per la blefaroplastica può servire un secondo intervento dopo 5 o 10 anni. In questo caso la medicina estetica, senza bisturi, con botulino o trattamenti al laser, non serve.
Per tutte le informazioni si può visitare il sito www.aicpe.org.