Recentemente la ricerca “Global study of aesthetic cosmetic surgery procedures in 2011″, promossa dalla Società internazionale di chirurgia plastica estetica (ISAPS), ha stilato la classifica mondiale sia per interventi praticati sia per numero di professionisti. Ebbene, il nostro Paese si conferma uno dei primi Paesi al mondo nel settore della chirurgia plastica, collocandosi al sesto posto.
Questi dati offrono una chiave di lettura importante per interpretare l’andamento del settore della chirurgia plastica. In Italia si opera soprattutto per aumentare il seno. Inoltre, i pazienti italiani chiedono ai chirurghi plastici piccoli interventi di medicina estetica con l’acido ialuronico. Di gran lunga in controtendenza rispetto al resto del mondo che utilizza la tossina botulinica. Questa “resistenza” probabilmente è dovuta a informazioni non sempre scientificamente corrette che girano in rete. Negli ultimi tempi si sta diffondendo anche il lipofilling, ovvero il trapianto del proprio grasso. Per saperne di più vi rimando al terzo numero dei vademecum, da me scritti, e che potete trovare a destra del mio blog completamente gratuiti e scaricabili.
Di seguito, vi riporto i dati della ricerca. Gli interventi di chirurgia plastica più praticati al mondo si confermano la liposuzione 19.9% e l’aumento del seno 18.9% seguiti dalla blefaroplastica, il ringiovanimento dello sguardo (11%). L’iniezione di tossina botulinica si impone con il 38.1% degli interventi. E’ seguita da acido ialuronico 23.2% e rimozione dei peli superflui 10.9%. Mentre, per quanto riguarda i Paesi al vertice della classifica. In testa ci sono gli Stati Uniti, seguiti da Brasile, Cina, Giappone e Italia. L’Italia, in particolare, e’ quarta al mondo per numero di interventi di aumento del seno 5.1% e blefaroplastica 5.9%. L’Asia, infine, è il continente in cui si eseguono il maggior numero di interventi da parte di chirurghi plastici.