
Intorno a me c'è solo silenzio, nessuno osa parlare, odo soltanto il fragore di chi sfacciatamente mi contesta un bel niente. In un gioco di avversi mi sono detto: "Vuoi vedere che sono pazzo" Quante volte ci chiediamo inedite soluzioni per continuare ad essere quel brivido che da tempo ci scuote, mentre l'ombra dei ricordi sfugge solo da una parte. quante volte mi ripeto: "Come era bello prima" in un gioco di dare e non dare, mentre oggi la luna piange i traslochi dei nostri abbandoni. Chissà se poi domani ritorna il litigio a placare l'incanto
del mio turbamento.
