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Chiude Dahlia Tv. Abbonati a rischio.

Creato il 12 gennaio 2011 da Mirtus

Chiude Dahlia Tv. Abbonati a rischio.Giunge al capolinea l’avventura mediatica di Dahlia Tv, canale a pagamento del digitale terrestre dedicato principalmente allo sport e all’intrattenimento. Il 10 gennaio la società, posseduta in maggioranza dal gruppo svedese AirPlus (83%), controllato dalla ricchissima famiglia Wallenberg, è stata messa in liquidazione dai soci, con conseguente nomina di un commissario liquidatore per elaborare un piano di uscita dal mercato.

I motivi della chiusura sono da ricercare soprattutto negli scarsi risultati della vendita degli abbonamenti (300.000 contro i 350.000 necessari al pareggio dei debiti). Ricordiamo, infatti, che quest’anno Dahlia ha perso, in favore di Mediaset, i diritti di tre importanti squadre della Serie A di calcio come Fiorentina, Palermo e Bologna, conservando, invece, quelli di Cagliari, Catania, Cesena, Chievo, Lecce, Parma, Sampdoria e Udinese, oltre a tutti quelli delle squadre di B.

A questo punto, si apre lo scenario dei diritti televisivi. Al momento, le trasmissioni seguiranno la normale programmazione, ma il rischio è che Dahlia potrebbe essere costretta a restituire alla Lega Calcio i diritti tv, che verrebbero poi rigirati al miglior offerente, leggasi Sky o Mediaset. Sulla questione è intervenuto lo stesso presidente di Mediaset Fedele Confalonieri che, rispondendo a chi gli chiedeva se il gruppo fosse interessato a rilevare i diritti delle partite di serie A in caso si rendessero disponibili, ha replicato: «Non so niente, ma ci penseremo».

E gli abbonati? Cosa succederà ai circa 300.000 abbonati che rischiano di non poter vedere le partite della propria squadra del cuore? A lanciare l’allarme è l’associazione dei consumatori Aduc: “Agli utenti Dahlia – sottolinea l’Aduc – consigliamo di interrompere i pagamenti (e i relativi addebiti in banca) se le trasmissioni fossero sospese. Nel caso si sia pagata l’intera stagione in anticipo, occorre invece intimare il rimborso tramite raccomandata a/r, ma secondo l’associazione l’effettivo rimborso è poco probabile. In Dahlia – continua l’associazione – arriverà un liquidatore che presumibilmente se ne infischierà degli utenti paganti, mentre tutelerà gli interessi di chi ha investito nel capitale della società. È compito delle autorità (calcistiche, governative) far sì che ciò non accada. Questa vicenda – conclude l’Aduc – è l’ennesima conferma che il sistema televisivo italiano è castrato da una regolamentazione che favorisce il duopolio (Rai-Mediaset), a cui resiste solo Sky (le emittenti locali sono attaccate ai finanziamenti elargiti dalla partitocrazia locale e nazionale). Questo nonostante la televisione raccolga gran parte delle risorse pubblicitarie, oltre agli abbonamenti per la pay tv”.

Alessio Papa


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