Magazine Attualità

>>Chiude un centro per lavoratori call-center a Grottaminarda

Creato il 12 ottobre 2012 da Felice Monda

 alt=>Chiude centro lavoratori call-center Grottaminarda" />>Chiude un centro per lavoratori call-center a Grottaminarda" />>Chiude un centro per lavoratori call-center a Grottaminarda" />>Chiude un centro per lavoratori call-center a Grottaminarda" title=">>Chiude un centro per lavoratori call-center a Grottaminarda" />

Chiuso a Grottaminarda(provincia di Avellino) un centro per lavoratori call-center. 301 lavoratori con contratti irregolari o senza contratto. Essi venivano pagati 1,50 euro per ora: paghe da fame, il massimo stipendio era di 120 euri al mese. Questo centro è stato scoperto e chiuso dalla Guardia di Finanza che ha rilevato le suddette irregolarità. Ai giovani veniva fatto credere che avrebbero ottenuto uno stipendio di circa 600 euri al mese ma poi le cose si rivelavano molto diverse.

Molti lavoravano qualche mese facendosi “sfruttare all’inverosimile” e poi “lasciavano” sostituiti subito da altri. A gestire il call-center una donna di 35 anni di Ariano Irpino, vicino Grottaminarda, la quale è stata denunciata e arrestata.

Storie come queste ce ne sono tante in Italia e quando vengono scoperte non dovremmo scandalizzarci più di tanto perchè ormai sappiamo bene che ci sono tante “realtà” in cui giovani e meno giovani sono sfruttati con contratti irregolari, fasulli o assenti del tutto.

Il call-center è già un lavoro pagato poco: a questo poi si aggiunge il fatto che molti di essi sono addirittura sottopagati e “irregolari”.

Inoltre è triste pensare al fatto che i ragazzi del call-center di Grottaminarda che se ne andavano venivano subito erano sostituiti da altri giovani: questo a testimoniare il fatto che si sfrutta l’attuale situazione di disoccupazione crescente e la disperazione di tanti giovani per trattarli come schiavi.

Questo è un chiaro esempio del precariato attuale: un fenomeno che purtroppo è in crescita in molte zone dell’Italia e che dimostra un “disastro sociale” a cui sarà molto difficile porre rimedio.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines