La società cinese Catcher Tecnology che produce ben il 60 % dei Case Unibody in alluminio dei MacBook Air e Pro è stata chiusa temporaneamente.Si tratta di un enorme impianto situato a Suzhou, nei pressi di Shangai.
Il motivo che ha portato a questa radicale decisione sarebbero degli “strani odori”provenienti proprio dalla produzione.Il problema principale è che questa industria produce la maggior parte dei Case che sono necessari per l’assemblaggio dei noti Mac portatili e non sono ben chiare quali possono essere le conseguenze per Apple e per la produzione.Più che altro non si sa bene quanto questo fatto possa incidere sul progetto dei nuovi MacBook Pro previsti per il prossimo anno:
se mancano i materiali e le scocche Apple dovrà rimandare? Oppure sarà costretta a ordinare una produzione più limitata? Per noi utenti cosa cambierà?
Il presidente della società in questione, Allen Horgn, ha già chiesto di rimodulare gli ordini.Inoltre ha già previsto che, una volta individuata la causa di questi odori, ci vorrà una necessaria ispezione governativa prima di riprendere la produzione.
Di certo la società concorrente Foxconn potrebbe di certo trarre vantaggio dalla situazione , ma ci sono forti dubbi che da sola potrà inglobare tutto il carico di lavoro che finora veniva realizzato in Cina. Apple è preoccupata, anche perché il periodo natalizio si avvicina e forse (ma nulla è certo) non riuscirà a soddisfare la richiesta del mercato completamente.