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Chiusa la Stagione Lirico-sinfonica 2015-2016 si aspetta il "Flagstaff"

Creato il 16 gennaio 2016 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
Chiusa la Stagione Lirico-sinfonica 2015-2016 si aspetta il
Il Concerto Sinfonico ha chiuso sabato 16 gennaio la Stagione Lirico-sinfonica 2015-2016 del Teatro Magnani, organizzata dal Comune di Fidenza e dal Gruppo di Promozione musicale “Tullio Marchetti”. L'Orchestra Carlo Coccia di Novara, diretta da Patrizia Bernelich, ha eseguito l'Ouverture da “Il flauto magico” di Mozart, la Sinfonia n. 8 D759 “Incompiuta” di Schubert e la Sinfonia n. 9 op. 95 “Dal nuovo mondo” di Dvorak.
Buona la partecipazione in termini di pubblico, il teatro ha accolto un buon numero di studenti del Distretto di Fidenza sollecitati dalle agevolazioni di prezzo.  Chiusa la Stagione Lirico-sinfonica 2015-2016 si aspetta il La stagione 2015-16 ha nel complesso seguito lo schema degli anni precedenti e, dalle indicazioni che si hanno, ritroveremo lo stesso schema anche nella prossima stagione.  Nel 2016, a metà anno, ad animare il teatro avremo la riproposizione di "Flagstaff in Fidenza" e, per quasi un mese, le strade e i locali della città saranno animati dalla presenza di giovani studenti di musica provenienti da tutto il mondo. Il baritono fidentino Romano Franceschetto né è stato l'animatore nelle fortunate passate edizioni. Chiusa la Stagione Lirico-sinfonica 2015-2016 si aspetta il La Stagione Lirico-Concertistica di Fidenza 2015-2016 ha avuto come filo conduttore il Bicentenario della nascita dello scenografo fidentino Girolamo Magnani, a cui è dedicato il teatro cittadino. La Stagione si è aperta il 1 novembre con “Norma” di Vincenzo Bellini con la soprano Dimitra Theodossiou (Norma), l'Orchestra Filarmonica delle Terre Verdiane diretta dal maestro Valerio Galli e i cori dal Coro dell'Opera di Parma diretto dal maestro Stefano Giaroli.  Il 21 novembre è stata la volta del concerto lirico-vocale di arie celebri “Grandi voci in libertà” e il 13 dicembre l'appuntamento è stato con l'operetta “La Principessa della Czarda”.

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