Sacchetti sparsi, ripongo, congelo, parti di me.
Immoti restano i sentimenti, non ledono viso e mani,
maschera d’invisibile bellezza.
La cantina è buia, la luce fioca rischiara passi distanti, ragni, estinti oggetti di rarità passate. M’infilo senza timore, le scale ripide accompagnano il battito del cuore, scendo. Le mani racchiuse di sacchetti, ancora vivi s’agitano i pensieri. Intimo loro di tacere, ma non alzo la voce, temo di svegliare idoli e streghe ammuffite nelle crepe dei muri scrostati.
Scendo, in una notte che pare del cuore, nelle profondità scoscese del mio profondo: taccio e sento e ciò che odo raggela.
Non voglio correre, è un purgatorio da compiere, m’è stato dato in cambio di un riscatto, la vita non ha prece per gli esseri umani. Mi dedico a piccole minuzie, rafforzo il bagaglio, controllo le chiusure dei sacchetti ( sono strette, nulla può sfuggire …o forse non vuole), ma non guardo il contenuto. Se sei bravo puoi assentare lo sguardo, se sei bravo, ovvio.
Se non cedi alla tentazione di tornare su passi estinti, sul passato, sulle cose dette: chiuse per sempre.
Chiuse per sempre?
E’ ora, la fine giunge delle scale, del corridoio, la luce fievole di notte umida s’erge.
Lo vedi, un baule di ferro, rettangolo freddo e duraturo, saprà fare il suo dovere? Apri e getti..no, riponi i sacchetti, la nausea sale, l’abbandono, la mancanza ti prende la gola, soffochi, li senti allontanarsi, la morte, una bara distinta, SONO I TUOI PENSIERI! non li devi lasciare, come puoi? Anima orribile, getti i tuoi pensieri?
Calma.
La paura e la fretta consigliano errori, formano fantasmi e fantasie; tu li sedi, ragione forte e cuore saldo.
Chiudi il baule, il silenzio s’è fatto.
Ciò che è gettato è solo il brutto che diamo di noi, che gli altri ci gettano addosso, le rabbie, le invidie, le fatiche. Allevia vuotare la mente da tensioni che gravano sul collo, sulle spalle, su di sè.
Il coperchio è chiuso, la chiave sfilata a doppi mandata, chiuso, salgo la scala, leggera. La luce ora s’avvede e corro piano, ora sì che voglio rinascere al giorno.
…………..avresti dovuto gettarla la chiave, dannazione; lasciata nella tasca, grida talvolta, t’attira maledetta; non dimentica, fallita; musa arrogante …….
Chiara