Chlorophytum sott’acqua in vivaio. Il Chlorophytum, in gergo orticolo spesso chiamata falangio dal nome di un vecchio genere (Phalangium) oggi smembrato, è un genere che comprende circa 250 specie di piante erbacee, sempreverdi, perenni, rizomatose che vengono usate comunemente come piante d’appartamento. Caratterizzate spesso da un fogliame variegato, i Chlorophytum si caratterizzano per scarse esigenze colturali: necessitano di una luminostà buona e diffusa, con esclusione dei raggi diretti del sole e preferiscono una posizione aerata, ma al riparo da correnti d’aria. Le annaffiature devono essere abbondanti in primavera ed estate, tanto da mantenere il terreno costantemente umido, e ridotte in autunno-inverno, avendo cura, però, di non lasciare seccare il terreno. Per aumentare l’umidità ambientale sono utili spruzzature del fogliame durante il periodo estivo. Questa specie si è diffusa negli anni 80, dopo la pubblicazione dei risultati di uno studio condotto dalla NASA e riguardante le proprietà che alcune piante posseggono di purificare l’aria di ambienti chiusi. Il Chlorophytum Comosus Vittatum risultò tra le 50 piante più utili per ripulire l’aria delle case dalle sostanze tossiche che possono aleggiarvi: è in grado di filtrare benzene, ossido di carbonio, formaldeide e xilene, sostanze nocive presenti in mobili, tappeti, oggetti ecc. In particolare, risulta molto funzionale per le stanze da letto. Per saperne di più, clicca qui.
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