E’ la domenica degli sciocchi, pardon, degli choc. Il primo è venuto da Berlusconi che per racimolare voti ha manifestato l’intenzione di restituire l’Imu in contanti. Ottima cosa per chi crede a Babbo Natale soprattutto perché il Silvio asserisce che i soldi per restituire l’Imu in contanti li andrà a prendere in Svizzera, fra i “tesoretti” segreti dei suoi compari. Quelli a cui a mala pena fece pagare il 5% nella sua precedente vita e a cui eventualmente farebbe un altro mirabolante sconto. Se si aggiunge al resto è più facile scoprire vita intelligente nella sala del bunga bunga: in tre giorni infatti Berlusconi Silvio in arte Cavaliere ha detto che abbasserà al 35% l’aliquota dell’ Iperf, abbasserà l’Irap, non aumenterà l’Iva e infine non penserà a nessuna patrimoniale. Manca solo la cura del cancro o più modestamente dell’acidità di stomaco (c’è un dibattito fra gli spin doctor) , ma si tiene questa cartuccia per l’ultimo giorno di campagna elettorale.
E’ triste nel mezzo di un dramma dover assistere a questa farsa, e tuttavia non è il peggio. Ancora più inquietanti sono le cose che si muovono sottopelle, negate, nascoste, dette a mezza voce o rivelate per semplice stupidità comunicativa Nell’ ambigua paginetta che un altro candidato illustre, Monti, ha prodotto sulle «linee guida sul lavoro e il welfare» si legge che occorre «aumentare l’età pensionabile effettiva». Ancora? Non basta aver depredato i pensionati di soldi e di anni per poter usare l’Inps come bancomat per soddisfare Bruxelles e i suoi deliri? E questa possiamo star certi che non è una vana promessa, ma una concreta intenzione di nuovi massacri, anche se la riga incriminata è stata fatta scomparire scomparire in tutta fretta.
Tutto sommato però la campagna elettorale è perfettamente equilibrata: l’uomo nero e Babbo Natale si compensano a vicenda con l’unica differenza che il primo fa sul serio e il secondo scherza. Così stiamo qui in attesa di sentire qualcosa di politico, invece di tutte queste cretinate e “chocchezze”.