Chocolat – riflessioni di una domenica di settembre

Riflessioni in una domenica di settembre, la prima dopo un anno esatto in cui tutto appare chiaro, sensazioni e stati d’animo si alternano in un concentrato di dolcezza e nuove consapevolezze..

Ci sono film che lasciano un gusto dolce amaro e che fanno parte di te per sempre..

Chocolat è uno di questi, con le sue immagini di una Francia placida e bucolica, con il cioccolato e le sue magie, con la sua colonna sonora da calda sera d’estate… e  poi,  gli zingari con le loro carovane, suoni di chitarre al chiaro di luna…il Il vento del Nord che trascina Vianne alla ricerca di nuove avventure, il canguro zoppo Pantoufle…

Il Vento del Nord….quando arriva è impossibile ignorarlo, ognuno di noi ha il suo Vento del Nord che arriva in certi momenti della nostra vita, inaspettato e rumoroso, ti fa prendere le tue valigie di sogni e ti spinge come una forza inarrestabile verso mete forse sconosciute, di certo cariche di sorprese, è l’impulso a migliorare , a non accontentarsi mai..è la voce che non possiamo non ascoltare…

C’era una volta un piccolo e silenzioso villaggio nella campagna francese; gli abitanti credevano nella Tranquilité, la tranquillità. Se vivevi in questo villaggio, sapevi ciò che ci si aspettava da te. Conoscevi il tuo posto nello schema delle cose. E se ti capitava di dimenticarlo, qualcuno ti avrebbe aiutato a ricordarlo. In questo villaggio, se vedevi qualcosa che non avresti dovuto vedere, imparavi a guardare dall’altra parte. E se per caso i tuoi desideri non erano stati soddisfatti, imparavi a non chiedere mai di più. E cosi, nel buono e nel cattivo tempo, nella fame e nelle feste, gli abitanti del villaggio si mantenevano saldi alle loro tradizioni. Finché, un giorno d’inverno, non soffiò uno irrequieto vento del Nord…

Anche i più irrequieti e curiosi però,  volte si fermano, quando inaspettatamente trovano un posto da poter chiamare casa..in cui tutto si concentra, in cui tutto è esattamente come dovrebbe essere…

Il vento parlò a Vianne di paesei ancora da visitare, di amici bisognosi ancora da scoprire, di battaglie ancora da combattere… da qualcun altro, la prossima volta.E fu così che il vento del Nord si stancò e andò per la sua strada.

Un inno al cioccolato, alla libertà, all’amore…

 ” I Maya credevano che il cacao avesse il potere di liberare desideri nascosti e di svelare il destino…”

Buona domenica

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