Il minimalismo è una tendenza che negli anni sessanta ha rappresentato un radicale cambiamento nel campo artistico, caratterizzato da un processo di riduzione della realtà, dalla freddezza emozionale, dall’enfasi sull’oggettualità e fisicità dell’opera, dalla riduzione alle strutture elementari geometriche. Fu coniato dal filosofo inglese Richard Wollheim che nel 1965 parlò per primo di Minimal Art, nel senso del contenuto artistico, relativamente a lavori dove entrano in gioco oggetti al limite indistinguibili dalla realtà quotidiana, oppure forme ed immagini con valenze anonime e impersonali.
Orbene dopo questa noiosa disamina sul minimal vi presentiamo un progetto davvero singolare e decisamente ben realizzato, da un’idea dello studio giapponese Nendo nasce ChocolaTexture; una serie di 9 cioccolatini dalle forme geometriche e grafiche. Ogni singolo cioccolatino ha un nome, naturalmente giapponese (Tubu Tubu, Sube-sube, Zara zara, Toga-toge, Goro goro, Fuwa Fuwa, Poki-poki, Suka suka, Zaku-Zaku), il packaging si presenta pulito ed essenziale, ma per il gusto del cioccolato non possiamo garantire nulla a meno che quelli di Nendo non ce ne inviino una campionatura.