Christkindlmarkt: su e giù per il Trentino e i suoi mercatini

Da Thewalrus

Decorazioni natalizie a Bressanone - Foto di M. Signorelli

Eccomi qui con il mio racconto di viaggio, lo so, sono una pigra, ci metto un po' a carburare e siccome poi sono una perfezionista impiego dieci anni a sistemare le foto, a cercare le parole. Comunque eccomi qui con il mio racconto della breve vacanza in Trentino che io e mio marito ci siamo concessi lo scorso weekend. 
Premetto che, oltre all'albergo, per il resto non ho trovato alternative vegetariane fattibili e non essendo appunto vegetariana ho, aimé dovuto scendere a compromessi. Purtroppo, come spiego ai "puristi" della dieta vegana vegetariana e macrobiotica, quando un vegetariano o un vegano vanno al ristorante il loro primo pensiero è che nel piatto non ci sia niente di animale. Io il primo pensiero che ho è non stare male io fisicamente, per cui a volte mangio il pesce perché se no l'alternativa è l'insalata con il quartirolo e, insomma, io sono per la vita a colori, come ho sempre detto, cerco di fare il meglio possibile e se a volte non mi riesce non è per colpa mia, ma per la mancanza di alternative che ancora ci sono. E per questo continuerò a lottare ogni giorno. Detto questo. Passiamo al racconto!
Venerdì 3 dicembre Busto Arsizio - VelturnoAlle 5.30 di venerdì 3 dicembre suona la sveglia. Mannaggia. Va bene la partenza ragionata, ma cavolo alle 5.30. Comunque, metto su qualcosa, gli occhiali e non le lenti perché proprio le palpebre non mi si aprono e mi dirigo sbadigliando alla macchina. In tutto questo mio marito che per lavoro si sveglia spesso a quell'ora è già da un quarto d'ora che freme dicendo con accento tedesco: "è tardi"... e questo tono di voce da Gestapo-Ratzinger lo accompagnerà per tutto il weekend.Comunque, viaggio tranquillo, non c'è tanto traffico. Solita tappa in un tristissimo Autogrill, io ho fame e mi son portata dietro i miei biscotti al cioccolato, Marco si concede una pessima brioche, io il mio solito caffè americano da fare schifo, ma così è.Il cielo è grigio, le previsioni danno neve e, neve sia, una volta arrivati in Trentino inizia a nevicare. Mentre ascoltiamo il cd dei Fistful of Mercy, che avremo visto in concerto giovedì 9, la neve scende copiosa. Con quell'intreccio di voci, e la neve fuori mi sembra di essere nel paese delle fiabe e mi addormento, no, forse sono sveglia. Non lo so, sta di fatto che quando arriviamo a Velturno apro gli occhi e sono nel paese di Babbo Natale: casette colorate, stradine strette e abeti carichi di neve fresca, davvero un sogno.Entriamo nel nostro albergo il signor Dorfmann ci accoglie gentilmente e gli ricordiamo della mia intolleranza al lattosio. Vedo che sospira, lui e il figlio si dicono qualcosa in tedesco e io spero solo che abbiano capito. Poco fiduciosa, attendo che ci diano le chiavi della camera e poi decidiamo di andare in pullman a Bressanone, visto che nevica e non ci fidiamo a girare in macchina. Lasciamo le valigie in albergo e ci avviamo alla fermata dell'autobus proprio davanti all'hotel. Aspettiamo un po', ci infreddoliamo parecchio, giochiamo un po' con la neve, ma l'autobus non passa. Gli spazzaneve invece sì, altro che la Lombardia, e alla fine decidiamo di andare a Bressanone in auto.

Mercatino di Natale di Bressanone - foto di M. Signorelli


BressanoneBressanone è una piccola città: non fatichiamo a parcheggiare in un economico autosilo in centro città (con annesso ristorante cinese) e ci rechiamo nella piazza centrale. Il centro di Bressanone è piccolino, sembra quasi un borgo medievale. Le casette di legno sono poche, tutte concentrate nella piazza centrale. Vendono speck, candele, addobbi natalizi, succo di mele, brezen, zelten e altre delicatessen del luogo. Giriamo per le casette, diamo un occhio alla mostra dei presepi e poi, stanchi e infreddoliti, torniamo in albergo per una rigenerante session di centro benessere: piscina con idromassaggio, sauna, bagno turco, doccia aromatica e chi più ne ha più ne metta. Ne avevo veramente bisogno.La cena va piuttosto bene, il ristorante ha un ricco buffet di insalate fresche con oli aromatizzati (zucca, basilico, peperoncino) e pane davvero squisito. Dopo aver gustato dei favolosi maltagliati ai carciofi mi addormento soddisfatta tra le braccia di Morfeo.

Pasticceria a Vipiteno - Foto di M. Signorelli


Sabato 4 dicembre Vipiteno e BrunicoOggi è Santa Barbara! Ed è anche il compleanno di mio nonno e di mio fratello (nella mia famiglia vanno di moda i compleanni incrociati... sta di fatto che l'unico che non ha nessun parente in comune è mio padre... anche se Marco compie gli anni 5 giorni prima). Comunque, dopo le telefonate di rito e una bella colazione abbondante, si parte per Vipiteno.

Visita guidata di Vipiteno a cavallo - Foto di M. Signorelli

Io Vipiteno lo associo allo yogurt, quello alla stracciatella, bianco e con i pezzi di cioccolato fondente. Una goduria che ero solita concedermi a merenda nei primi anni di lavoro, ma che poi ho dovuto, aimé, abbandonare. Vipiteno è forse la città che mi è piaciuta di più. Una città piccola, ma con tanti negozietti carini, sarà che oggi c'è un bellissimo sole, sarà che stanotte ho dormito come un neonato, ma oggi, anche se fa un freddo pazzesco (qualche passante dice -5 °C) il mondo mi sorride.Il mercatino anche qui è abbastanza piccolo e più raccolto di Bressanone, inizia ad esserci più gente,  forse perché sabato mattina. Facciamo una passeggiata quà e là, ci mangiamo un buon brezen come merenda mattutina, salutiamo Vipiteno e andiamo a Brunico.

Un fragrante Brezen a Vipiteno - Foto di M. Signorelli

Brunico Brunico è stata un po' una delusione. I mercatini si sviluppano lungo la via principale e non in una piazza. Iniziamo a notare che gli articoli trattati sono un po' sempre gli stessi. Sarà che non dovevamo acquistare nulla di speciale perché con i regali di Natale siamo a posto, sarà che anche a Busto Arsizio da qualche anno ci sono i mercatini con le casette in legno, ma diciamo che ci stiamo più che altro rilassando e visitando posti nuovi, perché i mercatini in sè, oltre all'atmosfera natalizia, non mi stanno trasmettendo altro. Ci fermiamo a mangiarci un panino con il vin brulé (Marco) e il succo di mele caldo (io) e poi torniamo in albergo per un'altra session di centro benessere: complimenti all'Hotel Panorama perché il centro benessere è davvero bello, pulito, curato e nuovissimo. Oggi mi concedo anche una bella spalmata di neve fresca dopo la sauna finlandese a 90°C.:un'esperienza davvero fantastica!

Borgo Medievale di Chiusa - Foto di M. Signorelli

Domenica 5 dicembre Velturno-Bolzano-Busto ArsizioSi torna a casa. La nostalgia è tanta, so che mi mancheranno la pacata cortesia alto atesina, le colazioni abbondanti e la Spa dell'hotel Panorama, ma dobbiamo tornare. Leila, il nostro gatto, mi manca terribilmente, non credevo che mi sarei così affezionata a quel batuffolo di pelo, ma, in questo periodo in cui sono spesso a casa siamo diventate davvero inseparabili e quindi non vedo l'ora di riabbracciarla e godermi un po' delle sue rumorose fusa.Ci lasciamo alle spalle la ridente Velturno e facciamo una breve tappa a Chiusa, paese vicinissimo a Velturno e borgo medievale. Chiusa è un piccolo gioiellino, un'insieme di viuzze strette, di bottege e di casette medievali: se siete in zona non potete non farci un giro, l'atmosfera è davvero particolare.

Antichi utensili (Chiusa) - Foto di M. Signorelli

Dopo il giretto a Chiusa facciamo tappa a Bolzano. Il mercatino più grande, ma anche meno interessante che abbiamo visto. Già appena arrivati ci rendiamo conto di quello che stiamo per vedere. Una coda di macchine è pronta a entrare nel parcheggio centrale, accanto alla Stazione delle Ferrovie dello Stato. Insieme a noi decine di macchine occupano in qualche minuto l'ultimo piano del parcheggio: mi sono poi chiesta più volte che cosa sarebbe successo se fossimo arrivati 10 minuti dopo! Comunque ci avviamo insieme a un gruppone di gente degno di una gita del liceo al centro di Bolzano, dove, nella piazza centrale, ci accolgono decine e decine di casette di legno con prodotti più o meno genuini... un po' come quando ho letto che all'EuroChocolate di quest'anno c'erano gli stand della Mulino Bianco. Che peccato che ormai le tradizioni si stiano perdendo a causa del commercio: credo sia purtroppo inevitabile, ma mi fa sempre un certo effetto. Comunque anche qui solite bancarelle: strudel, zelten, addobbi natalizi etc... Solo che tutto qui è amplificato, le bancarelle si districano su più strade, su una delle quali c'è anche un vero e proprio mercato, ortofrutta compresa.
Si fa fatica a camminare, fa un freddo pauroso, ma Bolzano appare in tutto il suo splendore: una bella città, grande, con un centro molto caratteristico e dei bei negozi, sicuramente una città piacevole da abitare.

Mercatino di Natale (Bolzano) - Foto di M. Signorelli

Ci scaldiamo con del vin brulé (oggi anch'io), un bel panino caldo e poi andiamo a casa, con il rammarico, forse, di non aver visto Merano, ma credo che, possibilità economiche permettendo, torneremo in Trentino presto, perché i paesaggi e le persone del trentino mi fanno sentire bene con me stessa. Ora è tempo di salutare la neve e il vin brulé: Leila e il mio fratellone, che devo abbracciare forte forte, visto che ho perso il suo compleanno, ci aspettano.

Una bella tazza di vin brulé e il freddo mondo ci sorride - Foto di M. Signorelli


Buona visita ai mercatini!


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