.§l’ultimo Natale§.
I bambini lo aspettavano trepidanti quel tardo pomeriggio; con i nasini incollati ai vetri della finestra, mentre fuori la neve imbiancava la strada, le poche auto parcheggiate e i passanti intirrizziti dal freddo. Londra non aveva mai vissuto un inverno così rigido da anni, e quelle temperature polari rendevano ancora più acuto il senso di solitudine che Sylvia provava. Nonostante il tepore del caminetto. Nonostante l’Albero e tutte le altre decorazioni natalizie. Nonostante i tranquillanti. Doveva affrontare lo spettro della delusione e la vista del suo ex in carne ed ossa. doveva farlo perchè era per il bene dei suoi bambini. Anche perchè non poteva negare a quelle sue povere creature innocenti l’abbraccio del loro papà. perchè in fondo era Natale e a Natale bisogna avere un pizzico di clemenza. E in fondo lo stava aspettando anche lei. Vestita per l’occasione e truccata, i capelli lunghissimi raccolti e acconciati, si osservava allo specchio cercando con affanno un segnale qualsiasi di cedimento emotivo. Non voleva apparirgli fragile o dimessa, voleva dimostrargli di essere in grado di poter vivere da sola. ma voleva anche essere accogliente – decisa ma accogliente. per il bene dei loro figli. Frieda e Nicholas giocavano buoni buoni sul tappeto di lana, mentre lei scribacchiava nervosamente davanti alla finestra lanciandovi sguardi febbrili, quasi a indovinare il suo prossimo futuro, immaginando il profilo di Ted incastonato nel vano della porta d’ingresso.
sarebbe mai stata capace di perdonarlo? avrebbe mai trovato dentro di sè la forza per farlo? per compiere una decisione così drastica, pur di ritornare insieme felici come un tempo? Sylvia in cuor suo se lo augurava. Ted le mancava, come mancava ai piccoli. Mettere da parte l’orgoglio ferito, passar sopra al tradimento di lui, cercare un appiglio dal quale ripartire insieme. La felicità non le sembrava mai così a portata di mano come in quegli ultimi istanti che la separavano da Ted, fino a che un improvviso scampanellare alla porta non la riportò bruscamente alla realtà.