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Chuck Palahniuk: quali libri leggere

Creato il 03 luglio 2013 da Tizianogb

I libri più belli di Chuck Palahniuk  
Stilare una classifica sui migliori libri di Chuck Palahniuk non è di certo cosa semplice. Almeno per una come me che non solo li divora ma che li adora.
Palahniuk infatti ha una vena sarcastica e manie di persecuzione che poco lo accomunano ai suoi connazionali. E’ capace di fare un trattato anche di una delle cose più semplici al mondo. Chi ha già letto i suoi libri può capire di cosa sto parlando: il noir si mescola al thriller, la cultura al macabro, con un sottofondo di fantasy che gli nasce dal profondo. In sostanza, un surreale visionario che o si ama o si odia (io personalmente lo amo). Qui sotto la mia top 5.
Chuck Palahniuk: quali libri leggere

  1. FIGHT CLUB: Fight Club lo conoscono tutti. Se non per il romanzo, almeno per il film interpretato da Brad Pitt ed Edward Norton. Fight Club è il capolavoro indiscusso di Palahniuk, in cui due personaggi si fanno uno e non possono coesistere l’uno senza l’altro. Tyler è un trascinatore, uno che della vita ha capito tutto, il leader del Fight Club ovvero un combattimento clandestino tra uomini che si svolge ogni settimana nei bar di periferia. E funziona: uomini disillusi da una vita sempre uguale trovano nel combattimento una ragione di vita. A cosa serve dunque una vita ben impostata, borghese, tipicamente occidentale, consumistica e assolutamente ipocrita, se non si riesce a trovare la vera strada per poter sentirsi vivi? In un mix di concretezza e avvenimenti al limite della follia, Palahniuk mostra il suo meglio nel comunicare la profonda volontà di ognuno di riscatto della propria esistenza. 
  2. SOFFOCARE: Cosa può succedere quando un uomo disperato, medico mancato (ma che non può aver dimenticato tutti i concetti delle malattie durante i suoi studi all’università), con una madre malata e totalmente squattrinato decide di voler cambiare la sua vita, darne un senso e fare di tutto per poter sopravvivere senza metodi standard? Il protagonista di Soffocare ha un metodo infallibile per raggranellare i soldi che gli servono per vivere: va al ristorante, finge di soffocare e finge anche di farsi salvare da qualcuno, che poi, in perfetto stile americano, gli manda dei soldi come ricompensa per aver dato un senso alla sua miserabile vita. Soffocare è uno dei romanzi più belli, più introspettivi e maniacali di Chuck. 
  3. DIARY: Diary è scritto in forma di diario. A parlare è una donna, Misty, che sognava di diventare un’artista e che poi, per forza di cose, è finita a fare la cameriera. Con una figlia. Con un marito in coma che un giorno ha deciso di spararsi. Misty scrive un diario per il marito, per quando si risveglierà. Un diario intriso di quell’affetto che soltanto una moglie incazzata a cui il marito ha rovinato la vita può scrivere. Misty, la pittrice salvavita di una comunità di stronzi. Misty, due bicchieri, un’aspirina e via da capoChuck Palahniuk: quali libri leggere
  4. RABBIA: Rabbia è un romanzo particolarissimo. Il protagonista, Rant Casey, è morto. E come in tutte le più sane comunità Casey vive dei racconti di chi lo conosceva (e di chi invece ne ha soltanto sentito parlare). Essendo morto, è diventato praticamente un mito buono, anche se di mestiere faceva il serial killer e non era di certo un bravo ragazzo. Idolo leggendario del party crashing, muore in un incidente d’auto e sulla sua morte se ne raccontano di cotte e di crude. Un personaggio immerso in un videogioco, che viene sballottato di qua e di là dai racconti della gente e rinasce (sempre se è davvero morto) in nuove frasi e parole più conformiste che mai. D’altronde ognuno uccide ciò che ama…
  5. NINNA NANNA: Anche se non da tutti definito uno dei top, Ninna Nanna rientra nella mia classifica perché ha davvero una trama geniale. In breve, il protagonista viene coinvolto in un viaggio in auto volto a ritrovare, in tutti gli Stati Uniti, le copie esistenti di un libro per bambini, quello in cui c’è la filastrocca “il canto della dolce morte”, che miete vittime alla sola lettura. Carl, il protagonista, impara suo malgrado a memoria la canzoncina, trasformandosi, da salvatore, in carnefice… d’altronde uccidere è così gratificante che non è possibile non prenderci la mano… Carl, durante il suo viaggio, scoprirà altri fatti inquietanti… non è l’unico infatti a conoscere il segreto delle morti misteriose, né l’unico ad essere in grado di uccidere. E quando le persone che credevi più miti sono proprio i tuoi compagni di viaggio? Palahniuk non si smentisce neanche qui: uccidere una persona a cui si vuol bene d’altronde, non è la cosa peggiore che le si può fare…

Valentina C. (loveandbooks)


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