Ci avevamo creduto.
Delle contrazioni durante il monitoraggio di martedì, non elevatissime non ravvicinatissime ma abbastanza da esser percepite e avermi fatto grondare di sudore. Poi la notte vengo svegliata da dolori tipo ciclo, anche in questo caso non contrazioni ma dolori costanti e intensi. La notte passa così movimentata in preda a queste fitte, e al dubbio amletico se andare o meno in ospedale, fino a quando non riesco a riaddormentarmi. Quando mi risveglio la mattina non ho più nessun dolore ma ho una sensazione di aver fatto una giornata di palestra per esercitare i muscoli a livello dell’internocoscia, una sensazione quanto meno bizzarra.
Nei due giorni successivi questi dolori vanno e vengono a loro piacimento, comparendo di giorno o di notte in base ai loro gusti, a casa o durante un aperitivo con gli amici.
Insomma ci avevamo creduto. Avevamo sperato che Nicolò avesse deciso di venire a farsi conoscere, o quanto meno avesse iniziato a preparare la valigia.
Ma invece il mandrillo ci ha ripensato.
Ieri altro monitoraggio. Quando l’infermiera mi lega alla macchina io ero in preda ai doloretti. Ero contenta, la macchina avrebbe rilevato delle contrazioni o qualsiasi cosa quei doloretti rappresentassero.
E invece nulla. Io grondavo sudore, ma quella zoccola di macchina non percepiva la minima traccia del nulla, uno zero carbonella, il niente che più niente non si può. Nessuna contrazione. Tutto fermo. Solo il movimento del bambino che in quel frangente sembra essersi fatto uno striscio di coca e aver iniziato a ballare una danza Maori.
La dottoressa fortunatamente venuta a controllare il tracciato, mi vede e percepisce che c’è qualcosa che non va a dispetto di quello che dice la macchina. Mi chiede se percepivo dei dolori. Le rispondo affermativamente. Decide di farmi una visita, nonostante per venerdì fosse previsto solo un monitoraggio.
Sono contenta, così capisco se lì in fondo al mar, in fondo al mar sta cambiando qualcosa, tipo che un salmone si prepara a saltar via.
Ma nulla. Il salmone manda a dire di star sereni, lui sta bene dove sta!La dottoressa conferma quanto detto nell’ultima visita: parto chiuso, utero girato, bimbo felice.
In fondo al mar, in fondo al mar.E non si rischia di abboccar no, non c'è un amo in fondo al mar.La vita è ricca di bollicine, in fondo al mar, in fondo al mar. In fondo al mar, in fondo al mar.
Sconsolati quindi ce ne torniamo a casa, con i nostri doloretti, Nicolò sguazzante e saltellante, e l’utero perfettamente chiuso e all’attivo quattro monitoraggio in cui ci sentiamo allegramente beffeggiati da nostro figlio.
Primo monitoraggio: contrazioni ma di bassa entità che non le percepisco neancheSecondo monitoraggio: calma piatta su tutti i frontiTerzo monitoraggio: contrazioni Quarto monitoraggio: calma piatta su tutti i fronti (ma io percepisco dolore)
Lunedì finisco il tempo. Giorno 16 è la mia dpp. Farò un altro monitoraggio.
Venghino signori venghino….. altro giro altra corsa…
Lo spettacolo lo offre Fagiolino. Spettacolo lungo. Lui dice che si va ai tempi supplementari se non proprio ai calci di rigore.
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