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Ci sarà mai fine al peggio delle pubblicità sessiste?

Creato il 11 luglio 2014 da Societydoesntexist
In questi giorni, nel comune di Brescia, è stata diffusa una campagna per la sensibilizzazione ambientale. Niente di strano fin qui, anzi apprezzabile, se non fosse per il fatto che per difendere una causa, viene lesa pesantemente l'immagine femminile. Niente di nuovo sul fronte occidentale, i nostri cari pubblicitari sanno sempre come veicolare l'attenzione dei cittadini con la logica machiavellica del fine che giustifica ogni mezzo. E in questo caso si sono sporcati abbondantemente le mani per tutelare un'iniziativa che di per sè sarebbe nobile. Ma vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.
Ci sarà mai fine al peggio delle pubblicità sessiste?
Non ci vuole certo un genio per cogliere il "sottile" doppiosenso che lega ogni immagine alla sua didascalia e come vengano continuamente riproposti stereotipi che danneggiano la figura femminile. Non lasciarmi in mezzo alla strada o Non lasciarmi sola nel parco, sono due frasi che rievocano infatti l'immagine della donna come soggetto (oggetto?) debole, che ha continuamente bisogno di essere affiancata da una figura più forte, che la tuteli, per poter uscire in luoghi pubblici come strade o parchi.
Non sono una tipa da marciapiede. Ok, questa è la peggiore di tutte. Viene mostrato un escremento di un cane, e viene associato all'immagine della donna prostituta. Come altrimenti intendere l'uso del termine tipa da marciapiede? Insomma, semplificando ai minimi termini otteniamo: escremento=prostituta. Beh, molto dignitoso e poco offensivo, no? E' davvero possibile che i pubblicitari non sappiano inventarsi niente di meglio per mantenere i marciapiedi, le strade, i parchi, in maniera pulita? E' davvero così scontato che per incentivare una maggiore civiltà si possa utilizzare qualunque mezzo?
Infine, per chiudere il quadro in bellezza, non ci si fa mancare proprio niente, con il re degli stereotipi: Non sono una tipa appiccicosa. Quanti volte infatti, nell'immaginario comune, la donna è sempre colei che invade gli spazi dell'uomo, che lo soffoca e che diventa morbosa?
A conclusione di tutto, già immagino le innumerevoli persone che vedendo una campagna pubblicitaria del genere, l'avranno trovata carina e divertente. Finchè ci sarà chi non troverà questa pubblicità lesiva della dignità femminile, i pubblicitari continueranno a fare i loro porci comodi pur di vendere quattrini e i sindaci delle città non muoveranno un dito per far sì che tutto ciò venga rimosso, come già successo innumerevoli altre volte.
Poteva venirne fuori una campagna pubblicitaria nobile, perchè il bisogno di tutelare l'ambiente è sempre più essenziale e perchè è indispensabile mantenere pulito un mondo che non ci appartiene, ma per il modo in cui è stato fatto, questa pubblicità sarebbe solo da cestinare.

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