Ecco, diciamo che ci sono.
Ma non sono qui.
Purtroppo il giogo della dannatissima maturità (pardon, Esame di Stato) fa sprofondare anche le mie esilissime spalle – so già che, una volta finito tutto, fra una risata e un “te possino” non se ne riparlerà più – quindi è doveroso lasciarvi con un messaggio (in ritardo) di speranza e incoraggiamento.
Io son qui che lavoro, voi aspettatemi, fra poco tornerò a scrivervi delle solite cose glitter unite a sorprendenti intermezzi seri e filosofici stile Università di Hello Kitty. Sempre che, in allegato alle buste ministeriali con le prove, non giungano anche dei comodi set per la pratica eternamente attuale del seppuku. Ah, a brevissimo uscirà un mio articolo per Clamm Magazine, quindi non avete proprio scuse.
Andate e moltiplicatevi, per me la resa dei conti è giunta: valar morghulis.
P.S. Se amate le cosine vintàg come me, ho trovato un bellissimo video girato nel 1969 [qui], con i maturandi di quell’anno scolastico. In pratica le tracce del tema, 44 anni fa, riguardavano i giovani, la nuova letteratura e il problema ambientale. Che delizia vedere come le cose siano assolutamente diverse oggidì.