Mi rendo conto che sto scrivendo sempre meno della nostra vita. Non perché non abbia niente da dire. Avrei tanto da raccontare. Dell'ora, del passato in Thailandia, dei viaggi fatti di cui ancora vi devo parlare, di tante riflessioni che mi passano dalla testa.
Ma tutto ciò richiede tempo ed energia ed in questo momento ci sono altre questioni che richiedono tutto il mio impegno. Mi guardo indietro e mi sembra che solo ieri siamo tornati in Italia. Invece sono passati ben 7 mesi. 7 mesi vissuti un po' in apnea perché spesso e volentieri mi dimentico di respirare. I problemi di adattamento non passano, ogni volta che ci sembra di aver fatto qualche passo avanti ne torniamo a fare uno indietro. I giorni volano in mezzo a tante questioni pratiche, gli imprevisti sono sempre pronti, sembra non esserci mai un po' di respiro.
Dormo poco a causa dei continui risvegli del piccolo di casa e, da qualche tempo, svegliarsi in piena notte, per me vuol dire non riaddormentarsi più. Anche dopo solo poche ore di sonno.
Le vacanze di Natale ci avevano dato nuove energie per iniziare bene l'anno e per tutto gennaio mi hanno accompagnato. Febbraio è di nuovo faticoso. Virus vari e giornate piovose non hanno aiutato. Quella italiana si sta rivelando una vita piena, forse troppo, di impegni. Anche in quello che dovrebbe essere tempo libero. Le mie amiche me lo raccontavano da tempo. In Italia con i figli è così: si corre fra attività, scuola e compleanni. Aggiungiamoci problemi più o meno seri che ci stiamo trascinando ed ecco che i momenti di spensieratezza sono sempre meno. O forse sono solo io che mi trascino stress accumulati nell'ultimo anno.
Oggi c'è il sole e quel cielo terso e azzurro del dopo pioggia. Uscire a passeggiare mi farebbe bene, ma c'è un malato in casa che necessita di me. Mi accontento di guardare fuori dalla finestra mentre siamo accoccolati sul divano. Sono fortunata perché dalle mie finestre vedo il verde delle mie colline e la mia quercia da sughero che abbiamo piantato quando siamo venuti a vivere in questa casa. Un albero bellissimo che sta crescendo con noi, accanto a noi e mi regala un tronco sempre più vissuto e un sughero dalle tante sfumature. Così come la nostra vita, sempre più vissuta e piena di sfumature. Spero però che presto queste sfumature un po' opache della nostra vita si riaccendano di colori brillanti.
Mi rendo conto che è un post un po' sconclusionato, ma volevo dire che ci sono. Anche piena di progetti ed idee, ma impegnata su altri fronti che ora non mi permettono di pensare troppo a me stessa.