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Ci sono notizie che ti fanno pensare di essere in un Paese normale (di Giuliano Giuliani)

Creato il 18 giugno 2010 da Asinistra
Ci sono notizie che ti fanno pensare di essere in un Paese normale (di Giuliano Giuliani)

Ci sono notizie che ti fanno pensare di essere in un Paese normale. Non sono molte, ma a volte capita. La condanna in appello di Gianni De Gennaro, per induzione alla falsa testimonianza nei confronti dell’allora questore di Genova Colucci, è una di queste notizie. D’altra parte che ci fosse il corrotto (indotto a mentire) e non ci fosse il corruttore; meglio ancora, che il grande capo della polizia non sapesse nulla di che cosa stesse succedendo a Genova, poteva essere solo una favola di questa povera Italietta. Sento già i coretti che, “andiamoci piano col giustizialismo”, “c’è ancora il terzo grado di giudizio”, “basta col giustizialismo”, “chissà di che colore sono queste toghe”. La sostanza è che, dopo la condanna in appello di tutti i grandi capi che non potevano non sapere, perché a Genova c’erano, si gingillavano davanti alla Diaz con il sacchetto di plastica contenente le molotov da far introdurre nella scuola per poter accusare i manifestanti del reato di terrorismo (sto parlando di Luperi, Gratteri, Ciccimarra, Caldarozzi, e via elencando, già ai massimi livelli allora, e poi promossi a compiti ancora più alti di direzione dei vari servizi), adesso è condannato il capo dei capi, che, passando per la monnezza di Napoli e per la direzione del ministero dell’interno ai tempi di Amato (centro sinistra), è finito con l’assumere la direzione del complesso dei servizi di intelligence (meglio limitarsi a chiamarli come una volta, segreti), una sorta di Negroponte italiano. Niente male davvero, povera Italietta!Naturalmente, nessuno di questi signori ha sentito l’obbligo di lasciare, almeno temporaneamente, l’incarico. Dovranno farlo se, a sentenza passata in giudicato, varrà ancora l’interdizione dai pubblici uffici per un po’ di anni. Ma ciò che vale per tanti altri paesi, nei quali prevale la norma della dignità, da noi non vale. Altrimenti a che servirebbero gli esempi che calano dall’alto, beh, non esageriamo! Un’ultima noterella. Le responsabilità di De Gennaro risultano da una telefonata intercettata, nella quale Mortola (altro condannato al pari di De Gennaro), allora capo della Digos genovese, e Colucci parlano della contentezza del “capo” per la smentita offerta in tribunale da Colucci rispetto a precedenti dichiarazioni. Toh, un’intercettazione che svela un reato! Bisognerebbe suggerire ai cialtroni della maggioranza di governo di insistere sulla retroattività delle norme e sulla impossibilità di avvalersi delle intercettazioni nei processi in corso!

Giuliano Giuliani

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