Nel deserto del nostro tempo sbocciano ancora fiori, ancora c’è vita che muore e rinasce, e ancora tra le macerie spuntano germogli, si annunciano fioriture del futuro. Redimono giorni, spine e mali i fiori con mille forme incredibili e sorprendenti, quasi trame colorate e carnose di logica, frutto dell’immaginazione operosa di un magnifico ingegnere, si chiami Dio o poeta.
Marco Sonzogni ha preparato per noi un fascio generoso di 48 fiori, vario di forme e profumi, perché «ci vuole un fiore», un verso o una canzone. Un mannello di piccole preziose poesie, rastremate come haiku, musicali come mottetti, ognuna dedicata a un diverso fiore, ognuna di pochi versi, mai un verso fisso o una forma fissa perché i fiori sono tanti, hanno radici e steli e petali difformi come un abisso, crescono per terra o nella nostra mente che è il più bel giardino…
(dalla «Prefazione» di Gabriella Sica)
Marco Sonzogni, Ci vuole un fiore, Firenze, Società Editrice Fiortentina, Ungarettiana, 6, 2014