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Cialledda a modo mio per "Io non mangio da solo"

Da Danita
Oggi voglio parlarvi di una bellissima iniziativa, Io non mangio da solo
 
e lo faccio nell'unico modo che ho, in questo momento, ossia quello di partecipare al contest di Lo spilucchino; lo so, è nulla, ma il mare è formato da tante gocce minuscole e se questa è solo una goccia ben venga lo stesso. Spero che ce ne siano tante di queste gocce in modo da formare almeno un piccolo laghetto.Mi ha fatto piacere  che la scadenza, fissata per il 16 ottobre 2012, coincida con la Giornata Mondiale dell’Alimentazione perchè, con l'occasione, volevo spendere due paroline, vorrei che tutte le mamme ci impegnassimo a sensibilizzare i nostri bimbi sulla ricchezza del cibo, sulla sua importanza e il suo rispetto: vedo sempre più spesso bambini snobbare il cibo, spesso proprio quello genuino, vedo sempre più bambini, a scuola, con i crackers e sempre meno bambini con la frutta e, cosa più sconvolgente, vedo sempre più bambini che buttano il cibo: insegniamo ai nostri bimbi a conservare quello che non riescono a mangiare ora, per le prossime ore o per reinventarlo, insegnandogli a fare delle polpettine con il pesce che hanno lasciato, o delle palline golose con la torta fatta in casa o dei frullati con la frutta un pò troppo matura.
Allora, parlavamo del contest, il tema è il pane, ma non il pane fine a se stesso, ma una ricetta con il pane, ovviamente, usando ingredienti genuini e magari anche facile da reperire e poveri.
Questa che ho preparato è una ricetta che non conoscevo, o meglio, conoscevo la panzanella, ma questa no. L'ho trovata sul famoso giornale della Prova del cuoco di cui vi avevo parlato tempo fa :-) e la c'era scritto "Cialledda", nonostante ho fatto il contest sulla cucina regionale, non avevo mai sentito parlare di questo piatto. A quanto ho potuto appurare, questo è un piatto povero della tradizione pugliese, però non ho ben capito qual'è la vera ricetta: ho letto anche di acqua calda da aggiungere o di cottura del pomodoro con la cipolla, di utilizzo di friselle o di pane raffermo e non ho ben capito la differenza tra questa cialledda e la panzanella :-).
Tra le varie incertezze la cosa certa è che l'ho trovata buonissima e che io mi sono permessa di farne una versione tutta mia :-).Ho pensato subito a questa ricetta proprio per l'uso del pane raffermo, l'olio fresco e le verdure...e poi, per mia esperienza, questo piatto è piaciuto molto anche alle mie bimbe.
INGREDIENTIpomodorini confit (o se preferite anche crudi ma i conflit gli danno una marcia in più ;-))cipolla calabresecetriolopane raffermo
capperi sotto sale di pantelleria (contaminazione sicula :-))oliosale-origano-basilico
Preparare i pomodorini come da link sopra e far raffreddare.
Tagliare a dadini il pane raffermo, irrorarlo leggermente di acqua e poi, aiutandovi con uno spruzzino, bagnare con olio, aggiungere sale, pepe e mettere in forno a dorare.
Tagliare la cipolla e tenerla a bagno e sale per circa mezz'ora.
In una ciotola, tagliare il cetriolo e aggiungere la cipolla strizzata, i pomodorini raffreddati, i capperi dissalati e i dadini di pane.
Condire il tutto con olio, sale, pepe e per finire origano e basilico.
Far riposare circa mezz'oretta e servire ben fredda: fantastica!!!!!! Che dire: poco tempo, poca spesa, poca fatica, tanto rendimento :-)


E qui nella versione finger food :-)



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