“Ciao Silvia, ce l’ho fatta. Sono cotto, cotto, ma sono arrivato in cima al Manaslu, a 8.156 metri e sto già scendendo verso il campo 4. Tutto è andato bene”.
Il cellulare subito dopo si è spento, e Marco Confortola, 41 anni, qualche dito del piede in meno rispetto agli umani di pianura e tanto coraggio in più, ha proseguito la discesa.
“Mio fratello – spiega Luigi, di professione bancario a Livigno – ha conquistato il suo settimo ottomila. È partito alle 3 di notte locali, in Nepal, accompagnato dal suo sherpa Pasang e con lui c’era anche l’amico alpinista piemontese Nazareno e forse altri scalatori. È arrivato in cima, se non ho capito male, dopo circa 6 ore”.
“È la terza volta che provava, Marco, a salire su un ottomila, dopo il 2008, quando ebbe il congelamento ai piedi con parziale amputazione di alcune dita”.
Vittorio Nigrelli