Ora acquistando un’ auto Fiat sappiamo che utile e tasse non resteranno in Italia. Un dogma dell’avvocato Agnelli era: “Gli utili a me è la cassa integrazione agli italiani”. E così si è arricchito a dismisura.
Esistono però sul mercato managers capaci e straordinari. Esistono sul mercato le risorse necessarie per presentare un nuovo marchio una fabbrica d’auto italiana. Esistono sul mercato le fabbriche abbandonate. Esistono sul mercato marchi di case automobilistiche italiane abbandonate pronti per essere riattivati. Ed infine esistono sul mercato le maestranze abbandonate in cassa integrazione ed in mobilità per costruire una nuova fabbrica di auto italiana…. in collaborazione con la Volkswagen. Il gruppo germanico vuole scalzare Toyota dal podio del primo produttore mondiale.
Tutto questo presuppone una visione degli obiettivi non tanto spregiudicata ma senz’altro volitiva per arrivare all’obiettivo prefissato. Si può fare!
Fiat Chrysler: sede legale olandese, fiscale inglese, quotazione a Wall Street. Fiat Chrysler Automobiles (questa la nuova denominazione della holding che controlla il gruppo, acronimo FCA) sarà una società di diritto olandese con sede ad Amsterdam e sarà quotata a Wall Street e alla Borsa di Milano. Per il fisco, l’indirizzo della nuova creatura industriale sarà in Gran Bretagna, anche se, viene specificato, “questa scelta non avrà effetti sull’imposizione fiscale cui continueranno ad essere soggette le società del Gruppo nei vari Paesi in cui svolgeranno le loro attività”.
Per meglio inquadrare i comportamenti gravi che Marchionne ed i rampolii Agnelli adottano bisognerebbe inquadrare il rapporto fra tre capisaldi dell’affare storico di Fiat dalla sua nascita:
A) risorse gratuite dei Governi italiani affidate a Fiat in miliardi di Euro;
B) arricchimento degli Agnelli;
C) costi senza limite della cassa integrazione.
E così sia.
41.751056 12.353736