Tra i padri fondatori della televisione italiana insieme a Corrado e Mike Bongiorno, durante la sua carriera iniziata alla fine degli anni quaranta ha alternato la sua carriera di attore comico in numerose pellicole, impegnandosi anche come sceneggiatore di diversi film, conduttore televisivo di noti varietà dapprima in RAI (Un due tre, Tante scuse) e in seguito in Mediaset (Attenti a noi due), per poi cimentarsi nella conduzione di quiz televisivi (Zig zag) e programmi sportivi (Pressing).
Particolarmente prolifici sono stati i sodalizi artistici con Ugo Tognazzi, con il quale ha girato diversi film e condotto il varietà Un due tre, e in particolare con la moglie Sandra Mondaini, con la quale ha realizzato gran parte dei varietà e diversi film. Gli ultimi decenni di attività della coppia sono stati caratterizzati dalla sitcom Casa Vianello, andata in onda per circa vent’anni.
La sua lunga, spelndida vita. Di origini venete, trascorse la giovinezza a Pola, dove si era trasferito il padre Guido, ammiraglio della Regia Marina, che era al comando della famosa accademia navale già austro-ungarica, e poi in Dalmazia durante la Seconda guerra mondiale, sempre per motivi di servizio del padre. Successivamente Raimondo si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza, ove conseguì la laurea senza peraltro mai esercitare alcuna professione forense. A seguito della sua adesione alla Repubblica Sociale Italiana come bersagliere, nel 1945 venne detenuto dagli Alleati nel campo di concentramento di Coltano assieme ad altri personaggi famosi (il poeta americano Ezra Pound, gli attori Dario Fo, Walter Chiari, Enrico Maria Salerno, l’olimpionico di marcia Giuseppe Dordoni, il giornalista Enrico Ameri, il regista Luciano Salce e il politico Mirko Tremaglia).
Poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, insieme al fratello Roberto, fu atleta e dirigente del Centro Nazionale Sportivo Fiamma. Partecipò alla rivista Cantachiaro N°2 di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, in cui ebbe grande successo: negli anni cinquanta dopo il teatro di rivista, passò al cinema, come caratterista, e al teatro. Il grande successo giunse in televisione, assieme a Ugo Tognazzi nel programma Un due tre. Partecipò allo spettacolo del sabato sera Il Tappabuchi, in qualità – secondo l’ironica definizione dei titoli di testa del programma – di “aiuto presentatore” di Corrado
Su Canale 5 la coppia ha condotto i varietà Attenti a noi due, Attenti a noi due 2 e Sandra e Raimondo Show, ed ha interpreto la sit-com Casa Vianello (1988-2007). Tra il 1996 e il 1997 la serie si trasferì in campagna, con cinque film per la tv intitolati Cascina Vianello (a cui partecipò anche Paola Barale) e altri cinque intitolati I misteri di Cascina Vianello: in questi ultimi la coppia si cimentava in una insolita attività di investigazione per scoprire gli autori di delitti o furti, sempre in chiave umoristica. Dopo l’omaggio alla loro carriera in Mediaset di Sandra e Raimondo Supershow (2004), con Crociera Vianello (2008) la coppia ha dato l’addio alle scene, anche se Vianello si è ironicamente dichiarato disponibile a essere ospitato, specie in trasmissioni sportive, come «ospite un po’ dormiente».
Da solo, sempre su Canale 5 ha presentato le trasmissioni Zig zag (1983-1986) e Il gioco dei 9 (1988-1990), quella sportiva di Italia 1 Pressing (1991-1999), Studio tappa (1996). Nel 1984 partecipa come concorrente (gareggiando con Lino Banfi) alla 500° puntata de Il pranzo è servito.
Divenuto ormai un’icona del “buon presentatore”, per la capacità di trasmettere un’atmosfera cordiale, Vianello fu poi chiamato a presentare il Festival di Sanremo 1998: la sua conduzione venne generalmente considerata elegante e distaccata. Nel 2004Biagio Antonacci, in occasione della pubblicazione del suo nuovo disco Convivendo, chiese a Raimondo Vianello e a sua moglie Sandra Mondaini di posare per la copertina dell’album; i due però preferirono rifiutare l’offerta. Nello stesso anno la coppia ha realizzato la sua ultima trasmissione televisiva, Sandra e Raimondo Supershow, andato in onda nel preserale della domenica durante tutta l’estate, dove hanno ripercorso la loro carriera artistica tramite la presentazione di numerosi filmati di repertorio a un gruppo di ragazzi.
È deceduto il 15 aprile 2010 all’età di 87 anni, all’Ospedale San Raffaele di Milano, dopo 11 giorni di ricovero a causa di blocco renale. È stato sepolto nella natia Roma, nel Cimitero del Verano.
Ciao, grande Raimondo. In tanti ti abbiamo voluto bene, per la tua elegante semplicità ed il tuo umorismo irresistibile. Ci mancherai…