È morto ieri, a novantadue anni, Mario Lodi. Un maestro divulgatore, insieme agli amici del Movimento di Cooperazione Educativa, delle tecniche di Célestin Freinet e un ispiratore per tanti giovani insegnanti dei primi anni settanta.
Si frequentavano allora corsi di una settimana organizzati in estate dall'MCE (a spese dei partecipanti, non gratuiti ed in orari scolastici come i corsi ministeriali).
Una delle prime volte era presente anche lui pur essendo già "il maestro Lodi" e avendo scritto "C'è speranza se questo accade al Vho" e "Il paese sbagliato" che tutti avevamo letto e condiviso.
Non se la tirava per niente e condivideva con il gruppo le sue giornate.
Mi è capitato poi di rivederlo in varie occasioni.
Lo ricordo esattamente come nella piccola foto in bianco nero qui pubblicata.
Se ne va un grande "educatore" - come tutti i veri insegnati aspirano ad essere - con le radici ben piantate nella pianura tra Cremona e Mantova.
E con lui se ne va un altro pezzo del "secolo breve" che sta svanendo come una vecchia foto mal conservata.
PS
Un ricordo personale di quegli anni