Sei stato male tante volte, e tante volte hai superato quello che la vita ti ha messo davanti. Non me l'aspettavo adesso, così all'improvviso. Non mi aspettavo quella telefonata. Stavo lavando i piatti e parlando del tempo, della neve che il meteo aveva previsto e pensavo che appena finito di riassettare la cucina mi sarei chiusa in camera a terminare la mia tesi di laurea e invece ho buttato 4 cose in valigia e sono corsa da te, ma era tardi per dire o fare qualsiasi cosa, eri già andato quando mi hanno chiamato.
Eri tornato quello di un tempo, composto, nel tuo completo scuro. Niente più deambulatore, niente incertezza nei movimenti, adesso assenti. Sembrava che la tua bellezza fosse ritornata, eri così bello da giovane, come un divo.
A te devo una parte del mio carattere, a te devo i tratti del mio viso.
Non siamo mai andati d'accordissimo, troppo diverso il nostro modo di pensare ma sotto alcuni aspetti troppo simile il nostro carattere e il nostro modo di approcciarci con le persone, freddo all'esterno ma sentito dentro. Entrambi volevamo un contatto più intenso tra di noi ma nessuno dei due ha saputo trovare le parole e i gesti per costruirlo, sempre troppo orgogliosi entrambi ma ci volevamo bene, a modo nostro ma ce ne volemamo. Sei sempre stato un uomo imponente, cosa che da bambina mi dava sicurezza ''come è forte il mio papà'' e avrei voluto, come vogliono i bambini, sentirmi dire ''brava'' uscendo da quell'aula con i fiori rossi in una mano e la tesi nell'altra, non è stato possibile...sei andato via quando ci mancava un tanto così......
Un uomo austero, tutto d'un pezzo ma pur sempre un uomo, e in questi ultimi anni era emersa in pieno la fragilità dell tuo animo umano.
Tante le cose non dette, come sempre accade.Mi dispiace rattristare con questo mio post, ma ho bisogno di piangere, ne ho davvero bisogno.
Con 5 cm di neve e con i fiocchi che continuavano a cadere su di te passerà alla storia questo funerale, passerà alla storia l'ultimo viaggio di colui che era mio padre.