Ciao, pazzo Nicolini!

Creato il 05 agosto 2012 da Luz
Nel 1987 lavoravo a "L'Unità" e precisamente facevo la segretaria per un caporedattore e per Sergio Staino che in quel periodo pubblicava il supplemento "Tango". Una redazione di pazzi, ma ho avuto il privilegio di conoscere Elle Kappa, Altan, Andrea Pazienza, Riondino  e la Guzzanti, Paolo Hendel, una serie infinita di vignettisti e anche Renato Nicolini. Nelle frenetiche giornate in cui  c'era chi disegnava, chi andava e veniva, chi rideva e beveva caffè, chi turpiloquiva, un gruppetto di loro si è inventato di fare una sorta di piccolo film con il rifacimento delle pubblicità di allora, intervallate da spezzoni dello staff di Tango, da mandare in onda su schermi giganti alle feste dell'Unità.  Così  mi sono ritrovata immersa in questo turbine di follia a cui sono state chiamate anche le nostre figlie (5 e 8 anni), che hanno girato con Nicolini uno spot carinissimo sulla falsa riga di quello della pasta Agnesi in cui due genitori attendono la loro bimba per buttare giù la pasta. Naturalmente, visto che il Pci era ancora (per poco!) vivo e vegeto, mia figlia finiva nel pentolone al posto degli spaghetti dato che all'epoca i comunisti ancora mangiavano i bambini.
Staino mi fece avere la cassetta del filmato che negli anni successivi riversammo su dvd. Per caso venimmo a sapere pochi anni fa che Nicolini l'avrebbe voluta e che invece ne era sprovvisto. Ci pensò Marco a fargliene avere una copia e lui, con la sua solita voce un po' nasale e strascinata, gli chiese com'era diventata la bimbetta con l'impermeabile giallo e il gattino tra le braccia che aspettava di essere "cucinata"!
Grazie Renato, per questa breve, delirante e divertentissima storia e per tutte le estati che siamo potuti uscire la notte e goderci la nostra, unica e meravigliosa Roma.

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