E’ una Pasqua triste, intorno a noi c’è una brutta aria, difficoltà economiche, difficoltà politiche, guerre, tensioni di ogni genere. C’è fame di Persone per Bene. C’è bisogno di Persone che nella loro umiltà trovino la loro grandezza, di Persone che attraverso il loro esempio spronino, gli altri, tutti, a fare meglio per il bene comune, per la tutela delle classi deboli, della gente comune, di chi crede ancora che la Pace, il Lavoro, la Democrazia, i Diritti, il Progresso, la Solidarietà siano valori per cui vale la pena impegnare la propria esistenza.
Nonostante il bisogno che abbiamo di Persone per Bene in questa Italia e soprattutto in questa Città, martoriata da mafie e lobbysti, ancora una volta il destino ci mette di fronte a quelle prove che fanno vacillare la nostra fede, il nostro credo, le nostre speranze per un mondo migliore.
Rocco Laricchiuta, ci ha lasciato, aprendo un vuoto, che a chi lo ha conosciuto sembra incolmabile.
Prima che il tempo cancelli dalla memoria il suo volto sorridente di amico e compagno, sempre disponibile a spendersi per la politica e per tutte le persone bisognose delle sue cure, voglio raccontarvi chi è Rocco.
Innanzi tutto è un Uomo Libero, non ha mai sopportato imbrigliamenti di qualsiasi tipo, è sempre stato un personaggio scomodo per le Segreterie di Partito e per le conventicole del potere.
Per Rocco la Politica era andare incontro alla gente comune, a Lavoratori e Lavoratrici, in pieno rispetto della idea Socialista (in senso ottocentesco) che lo ha sempre guidato.
Il suo altruismo, la sua generosità, la sua discrezione, ma anche la sua caparbietà, la sua decisione, sono le qualità che lo hanno reso “amato” da molti Foggiani. Passeggiare con Rocco significava fermarsi ogni dieci metri a salutare conoscenti, non si riusciva mai a finire un discorso, perché subito si incontrava qualcuno che te lo impediva. Per questo ci incontravamo nel suo studio, perché lui non era proprio capace di salutare frettolosamente qualcuno, per lui ,tutti meritavano la sua attenzione e visibilmente si dispiaceva quando non riusciva a scambiare due chiacchiere con chi lo conosceva.
Un amico di tutti.
Spesso Rocco, scherzosamente, si è vantato di aver fatto con poche centinaia di euro le sue campagne elettorali, senza manifesti, senza comitati elettorali, senza sprechi di ogni genere, un metodo che si rivelerebbe fatale per qualsiasi altro politico, invece lui ha dimostrato che una politica pulita, con alto profilo etico è possibile e per questo ha avuto sempre il sostegno di tanti e convinti Cittadini.
Il suo legame con il popolo è stata la sua forza, un legame che si è cementato in anni di professione medica, ma anche in anni di posizioni in favore delle persone umili.
Per molte di queste Persone si trattava di una fede, di un esempio da seguire, di una amicizia importante da onorare, perché chi si è battuto per te per le tue ragioni e merita di continuare a rappresentare i Cittadini.
Rocco è uno di noi, che non ha mai dimenticato di esserlo e su questo suo essere semplice e alla mano ha costruito la sua autorevolezza.
La sua forza d’animo, il suo spirito libero, lo hanno reso sempre pronto a ricominciare di nuovo a ripartire anche da posizioni non vantaggiose pur di conservare la propria autonomia, la propria libertà di pensiero.
Per questo ha voluto fortemente creare e far parte della Lista Mongelli, non solo per contribuire alla elezione di un amico, quale Gianni Mongelli, ma per cercare di portare in Consiglio Comunale un Progetto sinceramente unitario e di Sinistra.
Iscritto alla CGIL e fondatore del Circolo Rosa Luxemburg di Sinistra Ecologia e Libertà, ha avuto il cuore sempre a Sinistra, quello della Sinistra è stato sempre il suo elemento distintivo, il suo discrimine, perché per Rocco la Storia del Socialismo Italiano è la Storia di Nenni, Pertini, Lombardi, di chi cioè ha dato tutto se stesso al Movimento Operaio Internazionale ed alla Resistenza.
Ho conosciuto Rocco per la nostra comune esperienza in Sinistra Democratica poi confluita in Sel e spesso ho affrontato serene discussioni sul futuro della Politica in Italia, lui aveva due crucci, soffriva molto per la divisione della Sinistra e per il modo in cui in Italia sono trattati i Giovani.
Tutte le sue forze negli ultimi anni della sua attività politica le ha dedicate a mandare avanti un processo di riunificazione della Sinistra che partisse dal rinnovamento della attuale classe dirigente.
Anche in questo ha evidenziato la sua generosità, il suo attaccamento all’idea, la sua voglia di mantenere viva e alta la bandiera dei Padri Costituenti.
Il suo attaccamento alla Famiglia, a sua Moglie, ai suoi Figli, è ancora un esempio della sua capacità di leader e nello stesso tempo di compagno fedele, che è riuscito a mantenere distinti, i mondi della politica e della sfera Familiare e dei sentimenti.
La dignità con cui ha vissuto il suo dramma personale, raccolto con i suoi cari, ci impone un rispetto ed una attenzione particolare, per il dolore che la sua Famiglia sta vivendo.
Rocco, ci ha lasciati, ma il suo esempio le sue idee ci accompagneranno nel lungo cammino che questo Paese dovrà fare verso la Democrazia, verso il Progresso.
Ciao Rocco ti voglio bene.
LINK: Stato Quotidiano, editoriale
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