Se ne va Vittorio De Seta, uno dei maggiori protagonisti della storia del cinema italiano, De Seta muore il 28 novembre a Sellia Marina, in provincia di Catanzaro, il regista ha il suo magistrale ingresso nel mondo del cinema italiano con il film ‘Banditi a Orgosolo’ sul mondo del banditismo sardo uscito nel 1961,
Regista e sceneggiatore italiano, Vittorio De Seta nasceva a Palermo il 15 ottobre 1923 da una famiglia aristocratica. Al 1950 risalgono i suoi documentari ambientati prevalentemente in Sicilia e Sardegna, descrivono con potente espressività i modi di vivere del proletariato meridionale (feste sacre di Pasqua in Sicilia) e le dure condizioni di vita dei pescatori siciliani, dei minatori di zolfo nisseni, dei pastori della Barbagia. Tra questi cortometraggi il documentario ‘Isola di fuoco’, ambientato nelle isole Eolie, viene premiato come miglior documentario al Festival di Cannes del 1955.
Nel 1961 debutta al cinema con ‘Banditi a Orgosolo’, sceneggiato con la moglie Vera Gherarducci che vince il premio Opera prima al Festival di Venezia e il Nastro d’Argento alla migliore fotografia. Nel 1966 realizza ‘Un uomo a metà’ allontanandosi dal documentarismo che contraddistingue la sua carriera. Tra il 1969 e i primi anni 1970 si trasferisce in Francia per girare ‘L’invitata’, film apprezzato da Alberto Moravia e Pier Paolo Pasolini. Nel 1972 De Seta ritorna alle tematiche degli esordi con una miniserie televisiva prodotta dalla RAI, ‘Diario di un maestro’, un successo che avvia la lunga collaborazione del regista con la RAI. Negli anni Ottanta realizza documentari per la televisione e si trasferisce nella tenuta materna di Sellia Marina in provincia di Catanzaro. Il suo profondo legame con la Calabria, che ha dato i natali a sua madre, è esplorato nel documentario ‘In Calabria’ del 1993.
Nel 2000 partecipa come attore (nella parte di se stesso) al mediometraggio ‘Melissa 49/99′ di Eugenio Attanasio e Giovanni Scarfò. Nello stesso anno realizza, con il fotografo Angelo Franco Aschei, il corto ‘Mano’ e partecipa come attore a un video realizzato da Leandro Manuel Emede con musiche di Giacomo Dati. Nel 2006 realizza il lungometraggio Lettere dal Sahara, che segue la vita di un migrante africano in Italia. Il film partecipa fuori concorso al Festival di Venezia.
Tra i premi e riconoscimenti ottenuti durante la sua carriera nel 1955 per ‘Miglior documentario – cortometraggio’ al Festival di Cannes con ‘Isola di fuoco’, David di Donatello 1957: ‘Targa d’argento’. 1961. ‘Migliore opera prima’ al Festival di Venezia con Banditi a Orgosolo. Nel 1962. ‘Nastro d’Argento alla migliore fotografia’ del Sngci con ‘Banditi a Orgosolo’. Nel 2005, in occasione di un tributo al regista del Tribeca Film Festival e del Full Frame Documentary Film Festival, Martin Scorsese ha presentato il documentario ‘Détour De Seta’, realizzato nel 2004 da Salvo Cuccia. Il 9 agosto 2009 ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Alessandria del Carretto, il piccolo paese calabrese dove il regista girò ‘I dimenticati’ (1959), documentario che narra l’isolamento del paese quando gli unici collegamenti con la costa erano costituiti dalle mulattiere e dal letto delle fiumare (quando non in piena) e l’unico momento di risveglio era segnato dalla primaverile Festa dell’Abete.