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Ciao Shoya...

Da Superpantah
Ciao Shoya...Immagino molti troveranno patetico questo post, ma è uno sfogo di rabbia che mi viene impossibile tenermi per me. Shoja Tomizawa non ce l'ha fatta: l'ho saputo pochi minuti fa e ho spento la tv. Non è tanto l'incidente mortale ad avermi provocato questa reazione: guardo gare di moto da più di vent'anni e purtroppo anche a livello mondiale di incidenti mortali se ne sono visti. Piuttosto è quello che è successo in pista nei momenti immediatamente successivi all'incidente ad avermi provocato una reazione di vero e proprio schifo, e ancora peggiore è stato sentire le parole di Franco Uncini prima della partenza della motogippì.
Tomizawa è caduto ed è stato investito in pieno da altri due piloti: c'erano tre ragazzi sdraiati sulla pista e la corsa non è stata interrotta. Sono stati presi come sacchi di patate e portati fuori nel tempo di un minuto di orologio: uno dei barellieri che soccorrevano Tomizawa è anche inciampato, perdendo la presa sulla barella. Uncini, responsabile della sicurezza in pista ed ex pilota, ha detto a Beltramo cose che nemmeno un alieno credevo potesse tirarsi fuori dalla testa in un momento del genere. La corsa non sarebbe stata interrotta perché, a suo dire, non è compito della direzione ma dei soccorritori giudicare il da farsi in situazioni del genere, e sapere se sono in grado di liberare la pista in tempo. Si sta parlando di sanitari che arrivano sul posto, trovano tre ragazzi per terra e in meno di trenta secondi di orologio dovrebbero decidere con freddezza se chiedere (come?) l'interruzione della corsa e soccorrere i piloti sulla pista oppure tirarli via in fretta e furia prima che arrivino gli altri al giro successivo. Paolo Beltramo gli ha fatto notare che se intanto si blocca la corsa, forse le cose si possono fare meglio... e lui in sostanza non ha saputo far altro che tirar fuori la solita "fatalità" con cui avvengono cose del genere, ricordando che molti anni fa lo stesso incidente è successo anche a lui e che si tratta solo di fortuna raccontarla o meno. Questo può anche essere vero, non lo metto in dubbio, ma non sono queste parole che può dire il responsabile della sicurezza in pista del massimo campionato mondiale di motociclismo, tanto più se è stato a sua volta un pilota. Probabilmente Tomizawa sarebbe morto comunque, ma la corsa doveva essere fermata e non ci sono giustificazioni per non averlo fatto... tanto meno quelle che ho sentito da Franco Uncini. Che dopo esser stato un ottimo pilota è diventato un ottimo politico... complimenti per la carriera.
Sono tutte puttanate, siamo d'accordo: scusate lo sfogo. E un ciao a Shoya Tomizawa... uno che andava anche forte!

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