Stamattina il nostro Thompson, al secolo Roberto Pucci, ci ha lasciati. Ci sono malattie che dovrebbero colpire certi bastardi che vivono tranquilli, invece no: beccano chi non se lo merita affatto, come Roberto, una persona buona, amata da tutti. Ha affrontato le cure senza paura, sempre con il sorriso e la certezza che ne sarebbe uscito fuori, più forte di prima, ma si sa: la sfiga ci vede anche troppo bene e ci ha (ri)messo lo zampino. Per tutti noi è una grande perdita, per me è stato un grande “maestro di grotta”, sempre prodigo di insegnamenti e di aiuto, esperto arrampicatore e speleologo. Ma anche ottimo soggetto fotografico, quale componente della squadra degli “Irriducibili”: il Thompson, il De Sio, il Dori, Occhini ed io. Per chi vuole salutarlo, la camera ardente è allestita presso la camera mortuaria dell’ospedale di Lucca, la n.5, anche domani, domenica 22 gennaio, fino a lunedi 23 alle 14 e 30, dopodichè si terranno i funerali alle ore 15 presso la chiesa di Mastiano (Lucca).
Nella foto qui sotto ci sono il Thompson, a sinistra, e Paolo Dori, in un mio scatto del luglio 2006 nell’abisso Franco Milazzo.
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