Per deformazione professionale cucino ma non trascrivo, perciò vi lascio immaginare che non è stato semplice cercare di mantenermi su determinate linee guida. Me la sono cavata? Ogni tanto mi ritrovavo a scrivere a notte fonda mentre i tasti del pc si rincorrevano ed io finivo la ricette chiudendo " Saliamo di sale e pepe".
Giornata tipo: "Ciao Velia per il mese di novembre abbiamo da fare la polenta, 8 ricette, più scuola di cucina"
Ed io tutta pimpante "ma certo e quando vi servono" "abbiamo 4 giorni che dici ce la fai??".
Opperbacco io non dico mai no seppur con la cucina esplosa tra una balla di farina e lievito madre.
Che vi dico amo le sfide ma convenite con me che ad agosto fare la polenta non è che sia tutto gran piacere. Anzi!!!Allora le corse iniziano e vai con bilancia ed ingredienti per creare qualcosa che sia diverso ma semplice al tempo stesso. Ma c'è la legge di Murphy in agguato. Questa legge affligge molti esseri umani e io sono stata adottata come nipote prediletta da Murphy. Lui ha creato per me leggi uniche tipo: se tuo zio Murphy ha paura che tu prenda fuoco mentre friggi in quel preciso istante accadrà. Se lo zio ha detto di stare attenta che ti chiuderai fuori casa significa che lo hai già fatto. Più che una legge una vera condanna.
Sarà uno zio Murphy veggente che tira "malasuerte".
Se la bilancia elettronica ha sempre funzionato state sicuri che la bilancia vi abbandonerà nel momento della pesa della farina, se dovete misurare gli ml ( milliltri) state sicuri che la vs brocca ha deciso di cancellare quelle stanghette e vi ritroverete con la metrica americana delle cup. Ma dico io ma possibile che proprio oggi che devo fare una cosa seria la mia cucina ha deciso di scioperare in pieno????
Si ai sindacati è stato riportato che il mio forno viene maltrattato fino al mattino, tra sfoglie e sfogliatelle, la lavastoviglie l'ho svampata perchè ho messo troppo sale, o magari il minipimer si è stancato di montare maionesi vegane improbabili. Anche li il motore dello steamed blender si è fuso mentre cercavo di fare i ravioli al vapore!. Ma nella mia cucina posso fare a meno di tutto ma non della carta da forno. Me la porto anche in borsa perchè non si sa mai, devi cuocere un pollo nel motore dell'auto del vicino di campo.Eh si cari amici, ho un vicino di campo che ha rifornito la sottoscritta di ogni verdura possibile durante l'estate mandandomi "fuori di melone" coi suoi meloni, pomodori, cetrioli, melanzane e chi ne ha più ne metta.
Poi lui anche se taciturno passa sempre a salutarmi dicendo " le voe du ova?" ed io "certo perchè no!"
" Che cucine de bello oggi!" ed io "Faccio le ricette per Alice Cucina "
"Alice di chi è figlia?????? falla cucinà e tu magna che se sei secca come un chiodo"
Io sorrido sempre alle sue battute genuine, sorrido e rispondo "Ma Alice è un magazine, un mensile di cucina e sto facendo la polenta!" "Ambè sto mensile quando arriva, cioè è come il postale e porta la polenta? Certo che lo stroliche tutte. °( Strolicare sta per inventare, creare con magia)
Ma la polenta fatta in 30 versioni doveva poi essere testata. Non da lui certamente anche se qualche assaggio gliel'ho sempre mandato volentieri. Allora dopo essermi riappropriata della bilancia elettronica mi sono fatta coraggio ed ho iniziato a scrivere. Pesare in grammi, convertire le cup in ml e soprattutto scrivere frasi di senso compiuto "PRENDETE UNA PENTOLA CAPIENTE, PORTARE AD EBOLLIZIONE un litro di acqua salata e bla bla bla" Insomma l'esecuzione per quasi tutte le polente con farine di mais o grano saraceno non si differenziano di molto ma dipende sempre dalla consistenza che vogliamo dare al piatto basta un pizzico di farina in più e vi ritroverete con la cazzuola in mano a fare l'intonaco giallo del garage di casa.
I momenti di panico si stemperano mentre si cucina, metti "Wild Boys" dei Duran, fai acrobazie tra una pentola e l'altra, segni su foglio la grammatura degli ingredienti, calcoli la stagionalità del prodotto che vuoi proporre, seleziona le spezie, le erbe.......ma i momenti di panico con attacchi di fame incorporati si manifestano la notte davanti al computer. I passaggi devono essere chiari, semplici, chi legge deve essere invogliato a rifarlo non a scappare come me che non trovo il termine giusto per descrivere "GIRARE" che i sinonimi sono finiti e a forza di girare, amalgamare, rimestare ecco che gira la testa anche a me.Dopo aver finito la scrittura delle ricette mi rivolgo a me stessa "Senti ma vogliamo andare a dormire e domani ricontrolliamo tutto? Ho ancora un giorno di tempo e ce la posso fare a farcela" Mi guardo intorno ed ho fatto 10 mila cose ma solo 8 di queste sono quelle che ho scritto. Le più gustose, le più originali ma anche le più buone. Ecco questo per esempio non è finita sul giornale e la propongo come piccolo sfizio "agostano" da poter offrire al vicino di campo in un mese freddo.
Quando gli ho presentato questo cesto voleva pure baciarmi ma io mi sono difesa con una frase "guarda puzzo di fritto che non puoi capire, queste sono frittelle di polenta di mais gialla con il ripieno di prosciutto, ricotta salata, provola e zest di limone".
Lo so, immaginate la reazione al termine "zest di limone". Mi ha guardato attonito "Ma che paese è lo zest? vicino all'est?". Ha compreso di essersi ustionato l'esofago dopo la quinta polpetta. Tutto rabbuiato mi fa "ma non ho capito ma co sto caldo non potevi fa un gelato alla polenta o un ghiacciolo di polenta?"
Polpette di polenta fritta con provola, prosciutto e ricotta salataIngredienti per la polenta250 gr farina di mais gialla1 Litro di acqua leggermente salata100 gr parmigiano grattugiato Tempo di cottura 45/50 minutiPer il ripienoSale e pepeTimo100 gr timo50 gr ricotta salata Limone grattuggiato 50 gr provola affumicata50 gr prosciutto tritato Pangrattato Olio di semi di arachide per friggere Attrezzatura pentola abbastanza capiente, una frusta, un mestolo, padella per friggere, carta assorbentePreparazione1)Portare ad ebollizione l’acqua precedentemente salata, Fuori dalla fiamma iniziare a versare la farina di mais cercando di farla cadere dolcemente continuando a rimestare affinché non si creino dei grumi. 2) Al completo assorbimento riportate la polenta su fiamma bassa ed iniziate a lavorarla con un mestolo o persino con la frusta3) Lasciate sulla fiamma avendo cura che non attacchi sul fondo e vedrete che le bolle che si creano spaccano la farina di mais creando un composto sempre più denso. 4) Il tempo di cottura è 45 minuti circa. Poco prima della fine incorporate burro e parmigiano e con la frusta amalgamate il tutto. Fate freddare.5)Preparate un trito di erbe con il timo, la ricotta salata e amalgamateli nella polenta. Poi create delle piccole palline che riempirete con un pezzettino di provola, prosciutto tritato con limone grattuggiato. Chiudetele su ste stesse facendo in modo che siano ben sigillate. Ripassate nel pangrattato e ricotta salata per eliminare eventuali liquidi della polenta. Friggete in abbondante olio di arachidi e servitele calde ( non ustionate il vicino di campo).Le varianti possono essere molteplici, potete anche stendere la polenta con un mattarello su carta da forno bagnata creando un rettangolo riempirla con gli stessi ingredienti, richiuderla come una girandola facendo in modo che compatti bene premendo ai lati la carta da forno. Togliete la carta da forno, tagliate a rondelle e gratinate al forno aggiungendo altro parmigiano reggiano.Non mi chiedete le foto che non l'ho fatte................................però credetemi la polenta può essere un piatto molto divertente e versatile seppur cucinato ad agosto. Allora non perdetevi il numero di Dicembre che ci sono ricette fantastiche!!!! " Numero col botto, numero di festa con proposte cosi frizzanti che le ricette e menù che sceglierete strapperanno l'applauso dei vs commensali! La redazione di Alice Cucina ha ragione per questo che vi auguro Buone Feste e Buone Ricette a tutti!!!
Il post è dedicato a Simona Vacchini, oggi mi ha fatto pensare a cosa succede nei backstage delle ns piccole grandi cucine