La paura. La paura è quando non sai se ciò che vivi è reale o meno.
Quando pensi di essere finito dentro un film o in un incubo.
La paura è quando non ti svegli.
Non ti svegli perché no, non stai dormente.
La paura è essere soli, per davvero.
E il coraggio lo trovi se vicino hai qualcuno che ha ancora più paura. Se il suo sguardo esprime la sensazione di non sapere che fare, di non sapere se credere o no a ciò che sta accadendo.
Isa allora, si aggrappò a quel cancello. Lo avevano trovato scavando tra fronde e spine che imprigionavano un muro. Quello stesso muro che Greta voleva scavalcare.
Isa gridava con tutta la voce che aveva e che mai aveva creduto di avere. Usò tutte le lingue che conosceva. Sfruttò ogni intonazione. La gola graffiava, sanguinava. Gocce rosse cadevano sul terreno, scivolando sulla pelle bianca di Greta. Le sue mani perdevano ossigeno, linfa, liquido vitale delle ferite.
La paura è tagliente.
Passi. Ancora passi. Greta si alzò in piedi.
Isa continuò a chiamare. C’era qualcuno. Due persone. Vere. E con loro un cane. Arrivarono fino al cancello. Solo le sbarre separavano Isa e Greta da qualcos’altro.
Sempre se l’incubo non fosse continuato.