Il sindaco di Menfi, Vincenzo Lotà, su sollecitazione di Padre Marco Damanti, ieri sera ha convocato tutte le associazioni locali che usufruiscono degli aiuti Ue attraverso il Banco alimentare.
Ieri sera, presso il palazzo comunale di Menfi, si è tenuto l’incontro tra l’Amministrazione, Clero locale e le associazioni di volontariato, a seguito del ritrovamento di aiuti alimentari gettati tra i rifiuti. Il confronto che è stato tempestivamente voluto ed ottenuto da Padre Marco Damanti ha avuto intensa partecipazione.
“Stimolati dall’indignazione e turbati sull’accaduto stasera, dobbiamo parlare chiaro e parlaci chiaro” così, esordisce il sindaco Vincenzo Lotà, che auspica tracciabilità scelta dei beni alimentari che arrivano sul nostro territorio. Oltremodo il primo cittadino non esclude che questo atto da sconsiderati possa provenire da persone al di fuori di Menfi, le quali, gettano indirettamente fango sulla comunità e fiaccando allo stesso tempo l’operato di persone che quotidianamente danno il loro contributo verso il prossimo.
Un mese e mezzo fa si era verificato un altro episodio simile nell’isola ecologica di Contrada Cipollazzo.
Presente anche il Dott. Costantino Garraffa, responsabile banco alimentare per la Sicilia occidentale, il quale, preventivamente illustrando l’iter procedurale che devono seguire le derrate alimentari per arrivare alle associazioni di volontariato, ha evidenziato che la vicenda ha sortito interesse nazionale e che non sono esclusi controlli da parte del Ministero;
Dalle Autorità Ecclesiali, tristezza, amarezza, sconforto, in una società dove c’è tanta miseria, assistere a scene di questo tipo, manifestando anche paura che la vicenda possa essere strumentalizzata contro le associazioni di volontariato.
Padre Marco Damanti si augura che attraverso la sinergia e il serio impegno tra gli organi istituzionali, clero ed associazioni possa effettuarsi una grande opera di responsabilità e sensibilizzazione ,garantendo una rete di sostegno alle famiglie realmente bisognose, con giusto criterio.
Le associazioni di volontariato avanzano proposte: “bisogna al più presto identificare tramite sub codici o timbri personalizzati sulle confezioni, gli alimenti che vengono assegnati alle singole associazioni, escludendo da qualsiasi responsabilità persone che hanno come scopo solo quello di far del bene sacrificandosi per il prossimo che versa in stato di bisogno”.
Infine, tra gli assessori si distingue, con la sua proposta, il Dott. Romano Giuseppe, il quale chiude l’incontro proponendo di dare un segnale ai cittadini in serie difficoltà, presenziando con tutta l’amministrazione comunale alla prossima distribuzione di prodotti alimentari assieme al clero e alle associazioni.
Ecco le interviste agli intervenuti a cura di TRS.
Le IMMAGINI dell’incontro
di NINO CAMPO
Nino Campo
AGEA
La quantità dei generi alimentari assegnati ogni anno ai paesi dell’Unione Europea è stabilita in base al numero di poveri di ciascuna nazione. I fondi assegnati all’Italia vengono gestiti dall’Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) che, con delega del Ministero delle Politiche Agrarie e Forestali, si occupa anche della gestione delle materie prime acquistate sul mercato. Si indicono bandi di gara per aggiudicare i lotti di materie prime, poi le varie organizzazioni della rete Banco alimentare, accreditate presso l’Agea, usufruiscono della donazione di derrate alimentari destinate agli indigenti dal Programma europeo di aiuti. Sui generi alimentari distribuiti è attaccata la scritta “Aiuto UE – prodotto non commerciabile”.