Michael Rasmussen sembra deciso a voler vuotare il sacco raccontando come funzionasse il sistema doping che prima lo ha esaltato e poi lo ha smascherato, abbandonato e disconosciuto.
La rivelazione più clamorosa rilasciata a NOS.nl riguarda il dottor Geert Leinders, che ha collaborato con il team Rabobank prima di passare al team Sky dei miracoli (quello del Tour de France vinto da Wiggins e dell’esplosione di Chris Froome) e vedere il suo contratto non rinnovato al termine della scorsa stagione, quando evidentemente le chiacchiere sul suo conto hanno cominciato a circolare (e non fu il solo: nonostante i successi, molti componenti lo staff tecnico di Sky sono stati ringraziati e salutati).
Nella sua intervista-confessione, Michael Rasmussen ha citato anche il nome del Dr. Dion van Bommel, uno dei responsabili medici del team Rabobank passati oggi al team Blanco, anche se “non era coinvolto direttamente, ma era a conoscenza delle pratiche messe in atto da Leinders”.
Fu proprio Leinders a iniziare il ciclista danese alla pratica dell’emotrasfusione: “Venne nella mia camera di albergo e mi iniettò una mia sacca di sangue”, ha raccontato Michael Rasmussen. Poi nel 2006 la prassi si trasformò in tecnica usata più di rado: cominciava a circolare la notizia dell’imminente esplosione del caso Operacion Puerto, e se un ciclista fosse sembrato troppo più forte degli altri avrebbe destato sospetto e sarebbe stato il primo ad essere controllato..
Michael Rasmussen decise allora di “fare da sé”, anche se “Il team Rabobank sapeva che prima del Tour non avrei corso per aver modo di essere sottoposto ad un trattamento specifico a base di EPO”.
Troppo facile fare pensare che il clamoroso disimpegno di Rabobank dal ciclismo sia stato dovuto all’imminente esplosione di queste chiacchiere? Troppo facile immaginare che il repulisti nello staff tecnico del team Sky abbia avuto origine nella scoperta di qualche pratica poco trasparente nel passato di qualche tesserato?
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