A poco più di cinque mesi dalla prova in linea su strada che assegnerà la medaglia d’oro del ciclismo alle Olimpiadi di Londra 2012, in Gran Bretagna è esplosa una polemica in merito all’accesso degli appassionati alle aree in cui si svolgerà la gara;
inizialmente garantito per gratuito, infatti, il tratto di strada più impegnativo e suggestivo della corsa (la salita di Box Hill) potrebbe essere oggetto di un ticket d’ingresso che ha fatto sobbalzare sulla poltrona anche la Baronessa Doocey, rappresentante del comitato olimpico al Parlamento di Londra.
Ne chiederò conto al comitato olimpico e al Governo, perché avevamo promesso che il ciclismo su strada sarebbe stato un evento gratuito e sarebbe sbagliato rimangiarsi la parola data; credo sia una decisione completamente sbagliata, e chiederò di analizzarla nuovamente con la massima serietà.
Box Hill è un punto chiave del percorso, che i ciclisti saranno chiamati ad affrontare più volte e che potrebbe fiaccare la resistenza di alcuni sprinter quanto lanciare le quotazioni di quegli attaccanti intenzionati a far saltare il banco “da lontano”; inoltre, è anche un’area di alto interesse paesaggistico, e infatti il comitato olimpico ha giustificato la decisione con il bisogno di salvaguardare l’area dalle conseguenze del sovraffollamento.
Dicono sia il caso di limitare l’accesso e sono d’accordo, ma ci sono altri modi di farlo che non sono il biglietto d’ingresso a pagamento. Abbiamo detto agli sportivi che se non avessero avuto i soldi per i biglietti degli eventi, avrebbero comunque potuto assistere ad alcuni - come il ciclismo e la maratona - in maniera assolutamente gratuita: ora possiamo rimangiarci la parola e dire che quello che avrebbe dovuto essere gratuito in realtà si paga?
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