Magazine Ciclismo
Nel pieno dell’inverno prende forma il calendario elite femminile sul suolo italiano. Si superano (con il Giro) i venti giorni di corsa, tre gli eventi etichettati “World Tour”. Nel sito della Federciclo (finalmente rinnovato) ecco spuntare il calendario elite rosa, per quanto riguarda la stagione 2016. Si parte il primo fine settimana di marzo (sabato 5) con la Strade Bianche (Organizzatore RCS Sport) e la penultima domenica con l’edizione numero 17 del Trofeo Binda. Entrambe queste prove vivranno sotto la nuova ‘insegna’ UCI Women’s World Tour. Il 25 aprile (lunedì) sarà la volta del Trofeo Lazzaretti. Buco di quasi due mesi e si arriva nei giorni 18 e 19 giugno per il Trentino donne. Prova decisamente interessante perché arriva una settimana prima del Campionato Italiano, che si terrà nell’ultimo fine settimana di giugno. Un’altra settimana di pazienza (anzi meno) e da venerdì primo a domenica 10 luglio ecco l’edizione numero 27 del Giro-Donne. È la terza gara targata UWWT che trova posto nel nostro calendario. Sabato 23 luglio arriva la prova tricolore a cronometro e con essa si chiude il periodo più intenso del calendario. Quaranta giorni circa di buco e arriva il tradizionale Trofeo Michela Fanini che si correrà tra venerdì 9 e domenica 11 settembre, per un mese di settembre che regalerà altri due giorni di gare con il Giro dell’Emilia (sabato 24) e il GP Beghelli il giorno dopo, 25 settembre. Rispetto a non molti anni addietro mancano appuntamenti come il GP legato al Carnevale di Cento, al Liberazione comunque sostituito dal Lazzaretti, il Giro di Toscana è ormai costruito su tre giornate e vai a sapere se tornerà ad essere quel mini-giro (quasi una settimana) di non così remota memoria. Il Giro da alle atlete dieci giorni di gara già dallo scorso anno, e rappresenta la consueta benedetta boccata di ossigeno per avere un calendario che in Italia cerca di tenere duro per quanto riguarda le giornate di corsa. Benvenute a settembre le prove dell’Emilia e il GP Beghelli, che chiudono la stagione per quanto riguarda il calendario italiano elite. Scomparsa la Classica Città di Padova, che a chiacchiere sembrava destinata ad un radioso futuro, ma che quando ha cercato di allungare il passo, divenendo prova internazionale, proprio quel passo lo ha segnato. Peccato.