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Ciclogastronomia tra mare ed entroterra ligure 2014

Creato il 30 maggio 2014 da Robertoveronesi

CICLOGASTRONOMIA TRA MARE ED ENTROTERRA LIGURE 2014

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Pochi giorni di ferie a maggio sono l’occasione per me e Bobo per trascorrere una

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brevissima ma simpatica vacanza infrasettimanale nella nostra vicinissima Liguria. Il pretesto è testare le ciclabile tra Lorenzo al Mare e Ospedaletti di cui abbiamo sentito parlare bene e che ci incuriosisce. Sono previste giornate di sole, perciò il giorno prima curiosiamo in rete cercando un hotel interessante in buona posizione e da cui è anche possibile raggiungere agevolmente qualche paesino dell’entroterra della provincia di Imperia che non conosciamo. La scelta è decisamente felice, infatti troviamo un hotel nuovo a SAN LORENZO AL MARE dalla struttura circolare tutta vetrate, direttamente sul mare con spiaggia privata, camera a piano terra con terrazza e ampio divano circolare e la sabbia
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appena lì, bel mare, parti comuni ben curate e personale gentile…siamo però al di fuori dell’alta stagione e non è neanche week-end, perciò il prezzo è decisamente abbordabile per un hotel al di fuori del basso standard ligure (se non ci si vuole svenare…).

In mattinata passeggiamo nel bel paesino di San Lorenzo, tranquillo, decentrato rispetto al traffico dell’Aurelia, con un bel lungomare, case e viuzze carine, porticciolo raccolto vicino al quale si trova il nostro Hotel Riviera dei Fiori. Non possiamo resistere dal pranzare con un’ottima focaccia (sempre imperdibile nelle nostre peregrinazioni liguri!), poi noleggiamo le bici in hotel e partiamo: la ciclabile parte proprio da qui e ripercorre il percorso, quasi tutto in riva al mare, della vecchia ferrovia per 25 km, ma non è per nulla faticosa perché il panorama sul mare è superbo, ci sono molte aree di sosta, il fondo è ben tenuto, ci sono addirittura aree di ristoro

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in corrispondenza delle vecchie stazioni ferroviarie dove fermarsi per un caffè o un dolcetto. Contrariamente alla Green Way, che dalla nostra città segue la linea ferroviaria dismessa della Voghera-Varzi, qui il percorso pedonale è segnalato diviso da quello ciclabile, inoltre il senso è doppio per l’andata e in ritorno in modo da evitare incidenti e sovraffollamenti. Ci assistono il tempo, la buona temperatura e il buon umore… Passiamo da Cipressa, Santo Stefano, Riva Ligure, Arma di Taggia (dove facciamo una piccola deviazione in paese), Sanremo, Ospedaletti. A SANREMO parcheggiamo le bici per un giro in centro fino al classico teatro Ariston, al Casinò e al corso dell’Imperatrice sul mare con pausa per un bel gelato. Terminiamo il percorso al simpatico paesino di Ospedaletti da dove riprendiamo i nostri 25 Km a ritroso.

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Torniamo in hotel giusto per rilassarci un po’ sulla nostra bella terrazza e, dopo una tonificante doccia, siamo affamati e pronti ad affrontare la cena. Scegliamo il ristorante San Giacomo a Santo Stefano dove mangiamo pesce di qualità ben cucinato, poi decidiamo di fare una puntata al CASINO’ di SANREMO. Non siamo dei giocatori, ma siamo curiosi di vedere l’ambiente: bello ed elegante l’edificio in stile liberty, curiosa e decisamente molto coinvolta tutta l’umanità presente nelle sale di gioco, ciascuno attento fino allo stremo ai numeri che escono, ai movimenti della pallina e del croupier… dalle tasche estraggono quasi tutti banconote come fossero caramelle a ritmo troppo veloce e con passione che deborda quasi sempre nel patologico. Noi vorremmo provare a giocare pochi soldini alla roulette, ma ci blocca un po’ la vergogna ad estrarre una piccola banconota (tenendo presente che la giocata minima è 5 euro), tanto più che sui quei tavoli le fiches sembrano perdere l’associazione con il denaro. Timorosi estraiamo “ben” 20 euro, prima vinciamo con un carrè, ma poi perdiamo (ottima decisione non alzare il budget!). La cosa più divertente è stata comunque osservare quanta passione, ma anche quanti soldi evaporati: vengono un po’ i brividi.

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Dopo un bel sonno ristoratore decidiamo di dedicare la giornata successiva all’entroterra della zona di Taggia e affrontiamo una strettissima strada (per gran fortuna non incrociamo auto in senso opposto) per arrivare a BUSSANA VECCHIA, piccolo paesino in collina ma sempre con vista mare che ha la particolarità di essere stato distrutto da un violento terremoto alla fine dell’Ottocento e di essere rimasto disabitato per moltissimi anni fino a quando divenne dimora di artisti, mantenendo l’atmosfera antica e l’aspetto mistico e

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raccolto. In ogni angolo ci sono artisti che si sono trasferiti qui da ogni angolo del mondo per creare in pace, formando un’originale comunità; molto curioso, grande, ben curato e perfettamente funzionante è il plastico ferroviario presente in modo permanente in una delle casette, costruito da un gruppo di veri appassionati di modellismo.

Torniamo momentaneamente al mare a Taggia dove facciamo tappa in spiaggia per goderci qualche attimo di sole addentando un bel trancio di focaccia.

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Poi torniamo all’interno per visitare la VALLE ARGENTINA, che parte da TAGGIA per addentrarsi nel verde tra boschi, laghetti, ponti, ruscelli e attraversa bei paesini raccolti, tra cui BADALUCCO, dove ci fermiamo in un antico frantoio per degustare sul pane l’olio che poi acquisteremo assieme alle olive taggiasche. Passando per un altro borgo arroccato, MONTALTO, attraversiamo il paesino di MOLINI, per arrivare alla vera chicca della valle: TRIORA, famoso per essere stato sede nel Medioevo di processi alle streghe e roghi. L’architettura del paese è spettacolare con viuzze, casette incastonate nella roccia e mistica atmosfera di paese medievale autentico e raccolto, il tutto amplificato dal fatto che in giro c’è pochissima gente e si godono una pace e una tranquillità invidiabili, sensazione che ci rimane dopo questa piccola tappa ligure primaverile.

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