partenza: Timoline di Cortefranca.
arrivo: Timoline di Cortefranca.
distanza: 12 chilometri.
profilo altimetrico: Completamente pianeggiante.
condizioni del percorso: Asfaltato e sterrato.
segnaletica: Presente su tutto il percorso.
momento migliore: Tutto l’anno.
sicurezza: Attenzione nei tratti molto trafficati.
Itinerario
Quello che oggi ci accingiamo a percorrere è uno di quei percorsi che rientra tra gli “irrinunciabili” per la sua estrema facilità. Basta una bici “assolutamente normale” e gambe “assolutamente normali” per inoltrarci in queste bellissime torbiere tra suggestioni d’acqua, vegetazione ed uccelli.
Superato il passaggio a livello, eccoci in prossimità di due incroci molto ravvicinati; due svolte a dx e raggiungiamo il monastero eretto nel sec. XI. Sosta obbligatoria in questo splendido luogo di culto prima di riprendere il percorso sulla vecchia provinciale del Sebino.
Sottopassato il ponte della ferrovia, deviamo quasi subito a sx per entrare nella zona delle Torbiere attraverso uno stretto sottopassaggio. Attratti dallo spettacolo della natura contenuto in questa Riserva, abbandoniamo per un momento i panni del ciclista per indossare quelli del naturalista.Uccelli, vegetazione e suggestioni d’acqua ci attraggono quasi per incanto; non possiamo esimerci dall’immortalare questo spettacolo della natura prima di riprendere il percorso.
Eccoci a “ripedalare” in direzione Iseo e raggiungere un grande svincolo dove svoltando a sx puntiamo per Paratico. Di nuovo costeggiamo l’area della Riserva fino a raggiungere un altro incrocio piuttosto grande da dove proseguiamo diritti verso Cremignane. Oltrepassata una curva a dx deviamo a sx lasciando sulla nostra dx un cimitero e sulla sx un vivaio; lo sterrato in questo punto ci porta a superare alcune abitazioni e ci conduce tra due specchi d’acqua in un ambiente tanto fantastico quanto affascinante.Raggiunto ora un cartello segnaletico che indica la Riserva, svoltiamo a dx; al successivo bivio giriamo a sx ed in breve siamo al cospetto di un’azienda agricola. Siamo in un “paradiso terrestre”. In mezzo ai vigneti ci ricolleghiamo alla strada asfaltata che abbiamo percorso all’inizio del nostro itinerario; qui, svoltando a dx facciamo rientro nella “nostra” Timoline. Questo percorso si è confermato un vero “spettacolo della natura”, da non perdere per nessuna ragione.