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CicloTurismo: Valle Trompia, tra miniere e archeologia industriale

Creato il 14 dicembre 2012 da Fumagale @ciclo_news
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partenza: Inzino di Gardone Val Trompia.
arrivo: Inzino di Gardone Val Trompia.
distanza: 30 chilometri.
profilo altimetrico: Dislivello massimo mt. 737.
condizioni del percorso: Asfaltato con alcuni tratti sconnessi.
segnaletica: Presente nei punti nevralgici.
momento migliore: Inizio Primavera, fine Autunno.
sicurezza: Vista l’accidentalità di alcuni tratt, si consiglia l’uso del caschetto.

Itinerario

CicloTurismo: Valle Trompia, tra miniere e archeologia industriale
Il percorso che ci apprestiamo a compiere è di quelli che impegnano; consigliamo quindi di affrontarlo con una “seria” mountain bike ed una altrettanto seria preparazione.

Possedendo entrambe le caratteristiche richieste, partiamo dalla Chiesa (non prima di averla visitata) di San Giorgio in Inzino frazione del Comune di Gardone Val Trompia.

Attraversata la strada Statale, imbocchiamo via Leonardo Da Vinci percorrendola tutta fino al termine prima di svoltare a sx.

Inizia una impegnativa salita asfaltata che per “ripagarci” dello sforzo, ci mostra sull’opposto versante la molto suggestiva Valle di Vandeno.

CicloTurismo: Valle Trompia, tra miniere e archeologia industriale
Otto km di “sana fatica” ed eccoci a Caregno dove il Ns. percorso si fa (evviva) pianeggiante. Questo paese, inserito in un’oasi meravigliosa, può essere descritto come un autentico paradiso terrestre; i suoi falsopiani ci ritemprano abbondantemente della fatica profusa per raggiungerlo.

Durante il percorso pianeggiante, seguendo una indicazione, svoltiamo a sx e raggiungiamo il “fontanino della salute” dove non possiamo esimerci dal fare provvista di ottima acqua fresca.

Ritornati sui Ns. passi e superato il bivio dove parte un sentiero che conduce alla Cima del Monte Guglielmo, pedaliamo attorniati da bellissimi panorami sull’alta Valle prestando attenzione al fondo stradale che in alcuni tratti è alquanto sconnesso.

CicloTurismo: Valle Trompia, tra miniere e archeologia industriale
Una ripida discesa seguita da uno strappo in salita ci conduce alla santella posta sulla forcella di Pezzoro (mt 1069); scollinando prendiamo a dx della santella ed arriviamo in poco tempo a Pezzoro, da qui eccoci a Pezzaze dove una sosta ci consente di visitare la miniera Stese da poco aperta al pubblico.

Fatta la sosta culturale, riprendiamo la discesa verso il fondovalle passando per Lavone, frazione di Pezzaze. Puntiamo verso Tavernole sul Mella; raggiuntolo, è impossibile rinunciare alla visita del forno fusorio quattrocentesco, unico forno da ferro ancora presente su tutto il territorio nazionale.

A Tavernole, di rilevante importanza e meritevole di una visita è anche la Chiesa medievale di San Filastrio, con i suoi affreschi trecenteschi e cinquecenteschi nonché i suoi “graffiti”, veri registri demografici permanenti. Ennesima ripartenza dopo l’importantissima sosta per puntare verso il fondo valle; il sopraggiungere di Brozzo con il suo Santuario della Madonnina, ci avverte che stiamo arrivando a Marcheno che subito raggiungiamo. Visita alla casa Robbi di architettura quattrocentesca sita a Mercheno Sopra ed al palazzo Trivellini prima di puntare diritti ad Inzino da dove siamo partiti “30 km fa”. Previsioni tutte confermate, percorso impegnativo ma che sicuramente “merita”.

CicloTurismo: Valle Trompia, tra miniere e archeologia industriale


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