partenza: Garda.
arrivo: Garda.
distanza: 11 chilometri.
Profilo altimetrico: Percorso con diversi saliscendi.
condizioni del percorso: Strada sterrata, a tratti costellata da sassi di media dimensione.
segnaletica: Segnalazione appena sufficiente.
momento migliore: Tutto l’anno.
sicurezza: Prestare attenzione nei tratti un po’ insidiosi del percorso.
Itinerario
Con l’irrinunciabile Nostra mountain bike, ci accingiamo a percorrere questo anello, di media difficoltà, che parte ed arriva nel grazioso paese di Garda, con la sua Pieve (una delle più antiche della zona), che già nel X Secolo ospitava un nugolo di canonici che faceva vita in comune.
Da Garda quindi saliamo lungo il versante destro di questa Rocca per raggiungere, con un tratto discretamente impegnativo, la val Longa, immersa tra olivi e vigne che producono olio e vino di alta qualità.
Raggiunta la frazione di Fraimonti, costola del comune di Costermano, la superiamo, dirigendoci verso Murlongo, insediamento risalente all’epoca romana, posto alle pendici del Monte Baldo.
Dai ripidi pendii, questa valle è una finestra sul passato, ci mostra infatti in successione, le varie fasi glaciali ed interglaciali degli ultimi 600.000 anni.
Il percorso taglia i depositi dell’anfiteatro morenico della Rocca di Garda, regalandoci scorci molto suggestivi; percorrendo le vie delle sue borgate, possiamo ancora incontrare i resti degli antichi mulini ad acqua.
Ora saliamo, immersi nei boschi della Rocca che celano tuttora segreti medioevali, all’eremo San Giorgio, ospitante i Frati Benedettini Camaldolesi;
qui la pace, il silenzio ed uno straordinario panorama la fanno da padrone, appagandoci completamente dagli sforzi che in alcuni tratti del percorso abbiamo dovuto sostenere.
In conclusione, possiamo senz’altro affermare che questo è un “percorso da non perdere”; la Nostra considerazione è rivolta a tutti coloro che durante l’anno “si affacciano” da queste parti, purchè assistiti da una buona condizione fisica.
veni, vidi.. condividi?&appId; Post Published: 17 febbraio 2012Author: fumagale
Found in section: CicloTurismo, Giro in Italia, per approfondire
Tags: CicloTurismo Lago di Garda, CicloTurismo Verona, eremo San Giorgio, Monte Baldo, Rocca di Garda, Valle dei Molini
Previous Topic: Pozzato leone: al Trofeo Laigueglia 2012 con la clavicola ko Next Topic: Diretta Vuelta Andalucia 2012 LIVE tappa #2: sprint, in salita partenza: Garda.arrivo: Garda.
distanza: 11 chilometri.
Profilo altimetrico: Percorso con diversi saliscendi.
condizioni del percorso: Strada sterrata, a tratti costellata da sassi di media dimensione.
segnaletica: Segnalazione appena sufficiente.
momento migliore: Tutto l’anno.
sicurezza: Prestare attenzione nei tratti un po’ insidiosi del percorso.
partenza: Garda.
arrivo: Garda.
distanza: 11 chilometri.
Profilo altimetrico: Percorso con diversi saliscendi.
condizioni del percorso: Strada sterrata, a tratti costellata da sassi di media dimensione.
segnaletica: Segnalazione appena sufficiente.
momento migliore: Tutto l’anno.
sicurezza: Prestare attenzione nei tratti un po’ insidiosi del percorso.
Itinerario
Con l’irrinunciabile Nostra mountain bike, ci accingiamo a percorrere questo anello, di media difficoltà, che parte ed arriva nel grazioso paese di Garda, con la sua Pieve (una delle più antiche della zona), che già nel X Secolo ospitava un nugolo di canonici che faceva vita in comune.
Da Garda quindi saliamo lungo il versante destro di questa Rocca per raggiungere, con un tratto discretamente impegnativo, la val Longa, immersa tra olivi e vigne che producono olio e vino di alta qualità.
Raggiunta la frazione di Fraimonti, costola del comune di Costermano, la superiamo, dirigendoci verso Murlongo, insediamento risalente all’epoca romana, posto alle pendici del Monte Baldo.
Dai ripidi pendii, questa valle è una finestra sul passato, ci mostra infatti in successione, le varie fasi glaciali ed interglaciali degli ultimi 600.000 anni.
Il percorso taglia i depositi dell’anfiteatro morenico della Rocca di Garda, regalandoci scorci molto suggestivi; percorrendo le vie delle sue borgate, possiamo ancora incontrare i resti degli antichi mulini ad acqua.
Ora saliamo, immersi nei boschi della Rocca che celano tuttora segreti medioevali, all’eremo San Giorgio, ospitante i Frati Benedettini Camaldolesi;
qui la pace, il silenzio ed uno straordinario panorama la fanno da padrone, appagandoci completamente dagli sforzi che in alcuni tratti del percorso abbiamo dovuto sostenere.
In conclusione, possiamo senz’altro affermare che questo è un “percorso da non perdere”; la Nostra considerazione è rivolta a tutti coloro che durante l’anno “si affacciano” da queste parti, purchè assistiti da una buona condizione fisica.
veni, vidi.. condividi?&appId; Post Published: 17 febbraio 2012Author: fumagale
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