
Cielo nuvoloso in apertura. Poi si torna alla terra, vittime di una quotidianità che non lascia scampo. Gus Van Sant pedina i suoi protagonisti, studenti liceali della Columbine School e siamo già all'interno dei tunnel del "Paranoid Park": nella desolazione di un respiro, di un vuoto che opprime e toglie ossigeno, alla ricerca di una nuova estasi fuori-controllo. "Elephant" vale più di qualsiasi trattato di sociologia, di qualsiasi documentarietto di Michael Moore, perchè ha il coraggio di mostrare che la vera tragedia della contemporaneità è che non ci sono più grandi cause o fantasmi dal passato da rintracciare, ma solamente la pura, vacua, terribile banalità.


![[Rubrica: Italian Writers Wanted #12]](https://m22.paperblog.com/i/289/2897898/rubrica-italian-writers-wanted-12-L-cIVqIF-175x130.png)



